carabinieri qI Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per rapina aggravata, lesioni personali, tentato furto con strappo e porto di arma da taglio S.P.A., cittadina italiana di 33 anni, pluripregiudicata e tossicodipendente, e S.K., cittadino marocchino di 33 anni, pluripregiudicato, quest’ultimo già ben conosciuto dai Carabinieri perché sottoposto a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale e violenza privata a fine ottobre quando aveva avvicinato una bambina di 12 anni e, dopo averla presa per un braccio, l’aveva trascinata in una stradina dove l’aveva baciata con la forza e, per tale fatto, era anche stato condannato ai primi di giugno.

Le due gazzelle del Radiomobile intervenivano alle 17.30 del 15 settembre nei giardini di corso Crimea dove era stata segnalata una rissa tra alcune persone. I militari, giunti rapidamente, accertavano che non si trattava di un litigio, ma di una aggressione a scopo di rapina ai danni di due giovani nigeriani, di 20 e 23 anni, ospiti dell’Ostello di Santa Maria di Castello. Mentre i due nigeriani passavano a piedi per i giardini, la donna 33enne vedeva che uno di loro, il 20enne, aveva il cellulare in tasca e gli auricolari collegati. Gli si avvicinava e tirava il filo degli auricolari, sfilando il cellulare dalla tasca del nigeriano e lo passava al suo complice marocchino, ma l’altro nigeriano, il 23enne, interveniva e recuperava il telefono dell’amico. A quel punto, la donna italiana prendeva un coltello multiuso e lo puntava alla pancia del 20enne, procurandogli anche una leggera ferita alla mano destra, e il marocchino strappava la collana d’oro che il 20enne portava al collo. I militari, saputi i fatti per come erano stati raccontati dai due nigeriani, fermavano i due autori della rapina, i quali venivano perquisiti senza trovare nulla. Ma nelle immediate vicinanze, dietro un albero e in mezzo all’erba, veniva trovato il coltello multiuso che risultava essere quello descritto dalle due giovani vittime e che veniva sequestrato, mentre la collana non veniva trovata anche perché i due arrestati, all’arrivo dei militari, erano in compagnia di numerosi altri tossicodipendenti che nel pomeriggio sono soliti affollare le panchine dei giardini della stazione e probabilmente avevano passato a un’altra persona la refurtiva. I due venivano quindi arrestati e il marocchino veniva accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta, mentre la donna veniva accompagnata al carcere di Vercelli in attesa della convalida dell’atto. Nell’ultimo periodo il rafforzamento dei servizi preventivi nel capoluogo ha consentito di ottenere notevoli risultati nel contrasto alle rapine di strada con l’arresto dei un rapinatore marocchino che la notte del 28 luglio, dopo avere appena rapinato una prostituta, tentava di rapinarne una seconda venendo immediatamente arrestato dagli uomini del Radiomobile, mentre il 3 settembre veniva arrestato un altro marocchino che nella notte in corso Roma, utilizzando un coltello di oltre 30 centimetri, aveva rapinato dei cellulari e del denaro due coppie di giovani, venendo arrestato poche ore dopo nella sua abitazione dagli uomini del Radiomobile che, nel corso della perquisizione della sua casa, recuperavano anche tutti e quattro i cellulari rubati.

17 settembre 2015