Pellizza -qLa biennale pellizziana giunge alla sua VIII edizione, a partire da quell’indimenticabile 2001 che vide le grandi celebrazioni del centenario con il ritorno a Volpedo di Quarto Stato nel paese natale del pittore. Da allora, negli anni dispari, si è sempre rinnovato l’appuntamento con le iniziative settembrine nel nome di Pellizza, che sono riuscite a tenere vivo e operoso il contesto museale di Volpedo e a farne un polo culturale capace di suscitare nel tempo interessi e attenzioni crescenti. Nella rinnovata avventura sono stati ancora una volta preziosi compagni di strada la Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Quest’ultima, in particolare, segue si può dire da sempre le diverse fasi di sviluppo della realtà volpedese, in naturale connessione con la pinacoteca “il Divisionismo” in Tortona, sempre più ricca e capace di attirare pubblico e interesse critico. Il Comune di Volpedo affronta questa edizione della biennale con particolare orgoglio, presentando gli esiti dei recentissimi lavori di nuova pavimentazione del selciato pubblico nella vasta area perimetrale che, dipanandosi dalla piazza principale, abbraccia idealmente il concentrico di quello che fu l’antico borgo fortificato munito di mura difensive, quel Torraglio che è nel cuore di tutti i volpedesi. Un lavoro impegnativo e anche ambizioso, pensato per donare al borgo del grande pittore un aspetto sempre più accattivante e accogliente per i visitatori, ma nello stesso tempo rispettoso della sua storia millenaria. Altri piccoli ma non meno significativi interventi sono stati realizzati, quali il recupero delle antiche pompe idrauliche di piazza Rosselli e, in particolare, quella ottocentesca di via della Chiesa, quella stessa fonte a cui, mi piace pensare, si dissetavano i personaggi di Quarto Stato, i contadini e gli artigiani volpedesi che posavano per Pellizza nella adiacente piazzetta nel cruciale triennio 1898-1901. Quegli stessi personaggi, interpretati dagli attori del laboratorio teatrale “Cesare Bonadeo”, torneranno ad animare le vie del Torraglio nella ripresa dello spettacolo “Il sole della fiumana”, sotto la guida sicura dei registi Alfonso Cipolla, Giovanni Moretti e Luca Valentino, in una domenica di metà settembre. La performance teatrale sarà quest’anno accompagnata dai contadini di “Antico mercato di Volpedo” e dagli artigiani di “Artinfiera” di San Sebastiano Curone, in un connubio tra racconti, saperi e sapori, che verrà replicato la settimana successiva tra i vicoli di San Sebastiano Curone durante la manifestazione “Artinborgo”. La ricerca della contaminazione con il territorio della val Curone, che pure caratterizzò le ricerche pittoriche di Pellizza, saranno confermate dalla collaborazione con i comuni di Monleale e di Berzano nella valorizzazione del sentiero Cai n. 152, dedicato ai luoghi e alle suggestioni del Sole pellizziano. Il territorio, infatti, è il vero filo conduttore di questa edizione della biennale, così come ce lo ricorda il numero speciale monografico di “l’Universo”, la rivista edita dall’Istituto Geografico Militare di Firenze, dedicata alla “Geografia di Pellizza”, cioè al vasto quanto inedito fondo cartografico pellizziano. Questa trama è ulteriormente ribadita dalla mostra che Aurora Scotti ha costruito presso lo Studio del pittore, dedicata al “Territorio, il lavoro e i prodotti della terra” e che ruota attorno a splendide nature morte quali Le ciliegie, Le cipolle, Le zucche. Questo catalogo, strumento indispensabile per capire meglio le trame della mostra ma anche memoria duratura della VIII edizione della biennale, vede accostato ancora una volta al tradizionale marchio dell’Associazione Pellizza quello della Casa editrice EDO, garanzia di qualità e di cura meticolosa del prodotto editoriale.

Giancarlo Caldone Sindaco di Volpedo