L'ufficio postale di Quattordio

L’ufficio postale di Quattordio

I Carabinieri della Stazione di Felizzano hanno denunciato per furto aggravato un cittadino italiano di 18 anni, residente a Palermo. Una pattuglia interveniva alle 11 circa di sabato 11 luglio presso l’ufficio postale di Quattordio dove il giovane stava spedendo un pacco contenente dei telefoni cellulari rubati.

Mentre il giovane stava compilando i moduli previsti per la spedizione, entravano nell’ufficio postale altri due giovani che si dirigevano verso il 18enne e quest’ultimo inspiegabilmente chiedeva all’impiegato dell’ufficio di nascondere il pacco postale che voleva spedire.

Tra i giovani nasceva una discussione perché uno dei giovani giunti in un secondo momento accusava il 18enne di avere rubato dei telefoni e richiedeva anche l’intervento dei carabinieri.

Giunti i militari, si ricostruiva l’intera vicenda ovvero che tutti i giovani sono i frequentatori di un campo di volontariato della durata di alcuni giorni e che nella nottata erano stati rubati i telefono cellulari di due frequentatori del campo, un ragazzo francese e una ragazza di Taiwan.

Il responsabile del campo, che è il giovane che aveva chiesto l’intervento dei carabinieri all’ufficio postale, aveva notato la sera prima dei movimenti strani da parte del 18enne poi denunciato, il quale era stato sorpreso nei locali dove erano alloggiati gli altri ospiti senza alcun apparente motivo di entrare.

La mattina dopo, saputo del furto, il responsabile del campo si era insospettito nei confronti del 18enne palermitano perché quest’ultimo era anche uscito da solo dal luogo dove svolgono le loro attività e, dopo averlo seguito, notava che entrava all’ufficio postale.

Entrava anche lui nell’ufficio postale e vedeva che il ragazzo stava spedendo un pacco e quindi, sempre più convinto che avesse lui i telefoni, chiedeva al 18enne di aprire il pacco e tramite 112 chiedeva anche l’intervento della pattuglia, i cui militari verificavano che in effetti nel pacco c’erano i due cellulari rubati nella notte e che il 18enne stava spedendo a Palermo ai familiari. I telefoni  venivano così restituiti ai legittimi proprietari, mentre il 18enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.

13 luglio 2015