piscina - QUn pedigree tutt’altro che pulito, quello di un giovane marocchino di 15 anni già autore di due rapine e un furto. Il Giudice gli aveva concesso domiciliari, ma lui, alla faccia della Giustizia Italiana aveva pensato bene di andare in piscina, ma è stato scoperto. la notizia è fresca di stamattiona quando i Carabinieri di Spinetta Marengo nella mattina del 27 luglio hanno eseguito una misura cautelare del collocamento in comunità emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Torino nei confronti di un cittadino marocchino di 15 anni, già sottoposto alla misura della permanenza in casa.

Il ragazzo era stato individuato i mesi scorsi quale l’autore di due rapine avvenute a febbraio ad Asti e a marzo ad Alessandria e di un furto accaduto sempre a marzo ad Alessandria e il GIP   del Tribunale per i Minorenni di Torino lo aveva sottoposto, ai primi di maggio, alla misura cautelare della permanenza in casa.

I militari della Stazione di Spinetta Marengo avevano effettuato vari controlli in casa, accertando che per tre volte si era allontanato dall’abitazione. Dai controlli effettuati infatti risultava essere uscito di casa senza avvisare le forze dell’ordine e non facendosi trovare se chiamato al telefono, venendo anche notato in una piscina cittadina nel tardo pomeriggio di un giorno dei primi di luglio.

IL GIP valutava allora che il giovane è ancora pericoloso perché potrebbe ancora commettere reati della stessa specie per cui era stato indagato e che la misura della permanenza in casa non era sicuramente adeguata a contenere le intemperanze del 15enne, stabilendo che il giovane fosse collocato in una comunità di Genova quale misura sicuramente più afflittiva della precedente. Il ragazzo veniva così prelevato dalla sua abitazione e accompagnato presso la comunità dove resterà fino alle successive decisioni del GIP del Tribunale per i Minorenni di Torino.

27 luglio 2015