fabbio - QA egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti”… Deve sicuramente aver pensato al Foscolo e ai suoi Sepolcri, la #sindacopeggio in Italia, quando  in un batter d’occhio ha pensato a realizzare un’attività per presunti profughi (lo status sarà riconosciuto fra mesi), mandandoli a tagliar l’erba al Cimitero, dove ormai exAmiu e Cooperative non operavano più, accompagnati dai Bersaglieri in pensione, che sono passati con levità dal museo delle divise in Cittadella a far da guardie severe e maestri botanici.

Magari di corsa! Sembra una favola ma purtroppo non lo è. È la dura realtà che viviamo attraverso le gesta e le opinioni di una prima cittadina che confonde lo sfruttamento con l’occupazione del tempo, che scambia la disperazione di una scelta di vita obbligata da un contesto nemico, con l’integrazione sociale, che rimescola ancora una volta le carte e penalizza la partecipata Amag Ambiente generando concorrenza sleale. E il tutto senza le adeguate protezioni che il decreto legislativo 81/2008 prevede. Di quali dpi (dispositivi di protezione individuale) sono stati dotati i lavoratori? Quali corsi per la sicurezza e prevenzione sul lavoro hanno fatto? E, per esempio, se i “preposti” sono i Bersaglieri, ci si è chiesto se sono dotati di regolare corso sul loro ruolo? E qual è la catena gerarchica delle responsabilità sempre in tema di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro? Oppure mandare allo sbaraglio anche loro fa parte di una superficiale visione della realtà da parte di chi comanda la baracca e che non avrebbe dovuto aggiungere ulteriori prove del proprio genio?

Piercarlo Fabbio


16 giugno 2015