Il sangue segnalato da un nostro lettore alla stazione è quello di una ennesima rissa notturna con probabile accoltellamento davanti alla stazione ferroviaria di Tortona, in piazza Fiume.

Il sottopasso della stazione di Tortona

Il sottopasso della stazione di Tortona

E’ accaduto nei giorni scorsi, ma soltanto ieri la notizia è venuta alla luce in seguito alle indagini effettuate dalle forze dell’ordine grazie anche alle indiscrezioni e testimonianze provenienti dai senzatetto che di notte popolano lo scalo ferroviario. Come noto, infatti la zona della satzione è sprovvista di telecamere di videosorveglianza, poer cui questa rimane l’unica pista da seguire.

La vittima, secondo quanto emerso, sarebbe un marocchino che è stato pestato a sangue da alcuni rumeni ubriachi nel corso di un acceso scambio di opinioni.

Ad accorgesi che era accaduto qualcosa di poco simpatico, il mattino seguente sono stati anche alcuni pendolari che si recano alla stazione per prendere il treno e recarsi al lavoro in altre città.

Diverse persone non hanno potuto fare a meno di notare alcune macchie di sangue davanti alla stazione nei pressi dell’ ingresso del vecchio sottopasso in prossimità proprio della sala d’aspetto della stazione che notoriamente, specie nelle ore notturne, è frequentata da persone poco raccomandabili.

Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza nella zona più degradata della città costantemente teatro di furti, scippi ed aggressioni.

Non è la prima volta che la Polizia ferroviaria al mattino trova chiazze di sangue, più o meno grandi nella sala d’aspetto e nelle zone adiacenti, ma non può far niente, perché come risaputo l’organico della Polfer di Tortona è formato solo da tre unità fra le quali è compreso anche il comandante.

E dire che sarebbero sufficienti anche solo due poliziotti in più nell’organico, per   coprire la fascia mattutina, pomeridiana e la prima serata di ogni giorno dalle 7 alle 20, riuscendo a garantire maggiore sicurezza ai numerosi pendolari che rientrano a casa dal lavoro.

Invece la zona della stazione ferroviaria, specie dopo una certa ora, diventa terra di nessuno: la biglietteria è chiusa così come i locali adiacenti e non c’è alcun controllo.

Le ferrovie dello Stato non hanno ancora installato le telecamere di videosorveglianza come promesso lo scorso autunno, per cui le indagini che vengono effettuate, quando si verificano episodi di violenza come quello della scorsa notte, si basano solo su testimonianze dirette e indirette che a volte sono attendibili, altre volte un po’ meno.

In certi casi alle forze dell’ordine, minfatti, arrivano addirittura racconti di fantasia fatti da chi non ha paura di essere denunciato per falsa testimonianza o calunnia.

Insomma una situazione sempre più grave per cui la notizia che in autunno il posto di Polizia ferroviaria verrà chiuso assume contorni drammatici ogni giorno che passa.

18 aprile 2015