farsi bello - QI Carabinieri  di San Giuliano Vecchio hanno denunciato per rissa aggravata un cittadino italiano di 28 anni.

I militari, a seguito di attività di indagine, hanno scoperto che l’uomo era il quarto partecipante alla rissa avvenuta all’esterno di un locale di San Giuliano Nuovo avvenuta la notte del 7 febbraio, per la quale i militari avevano già denunciato altri tre persone.

I Carabinieri di San Giuliano Vecchio, a metà febbraio, ricevevano dal posto di polizia dell’Ospedale di Alessandria una informativa che indicava che un uomo aveva subito gravi lesioni al volto le quali richiedevano 30 giorni di cure e questo dichiarava però di essere stato vittima di un’aggressione all’interno di un circolo solamente per avere difeso un suo amico da uno sconosciuto, ma non intendeva assolutamente denunciare il fatto nonostante avesse subito un trauma craniofacciale, la frattura della mascella e delle ossa nasali e una contusione encefalica.

I militari della Stazione, accertavano che quella sera, all’interno del locale, alcuni giovani, per mettersi in mostra davanti alle ragazze e dimostrare il loro coraggio, iniziavano a guardare in maniera minacciosa e schernire altri avventori, provocandoli ripetutamente. In particolare, veniva preso di mira un 26enne finché uno del gruppo di provocatori, ovvero un 33enne, andava a minacciare di persona e sfidare un giovane da lui adocchiato.

La sfida nasceva, oltre che dall’alcool assunto, anche dalla voglia di mostrare alle donne presenti il loro coraggio nello sfidare altri giovani. Interveniva poi un 35enne il quale alla fine aveva la peggio perché il 26enne gli sferrava un pugno fortissimo al volto facendolo cadere a terra privo di sensi. A quel punto intervenivano il 33enne e un altro giovane, ovvero l’odierno indagato, che innescavano una rissa con il 26enne che, vista la situazione, scappava dentro il locale e poi fuggiva da un’uscita posteriore. Ricostruita dettagliatamente tutta la vicenda e identificato anche il quarto partecipante, anche questo viene ora denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato commesso.

30 aprile 2015