emilia IEgregio Direttore,

la ringrazio, per lo spazio concessomi per una breve considerazione.

Leggo di continuo critiche sulla mancanza di vitalità da parte della città, sulla mancanza di sicurezza, sulla mancanza di integrazione degli immigrati: tutti a dire manca questo e manca quelle, ma ciò che realmente manca a Tortona è il senso di comunità.

Questo, purtroppo, è andato perso nel tempo per vari fattori, tra i principali innanzitutto il declino economico della città, che ha spinto molti cittadini a divenire pendolari, vivendo Tortona come fosse un semplice dormitorio, in secondo luogo l’assenza di attrattive e manifestazioni, che hanno spinto i tortonesi a passare le domeniche chiusi nei centri commerciali o a cercare un po’ di svago nella gita fuori porta, ma ha anche influito il cambiamento dello stile di vita delle famiglie italiane, con l’abbandono della messa domenicale, tradizionale occasione di incontro, ed il passaggio alla ricerca di nuove conoscenze sulle community virtuali di internet, specie tra i giovani.

Ciò ha creato un circolo vizioso senza apparente soluzione, come un cane che cerca di mordersi la coda: meno si vive la città, meno vi si fanno acquisti, meno gira l’economia locale, meno si fanno manifestazioni e meno si esce di casa. Uscire da questa situazione di stallo non è semplice, ma neppure impossibile: basterebbe che un ente o un’associazione creasse momenti di aggregazione per riportare la gente a vivere la città.

Questo è stato fatto con successo in diversi paesi, ma anche in diverse frazioni di Tortona stessa, con ottimi risultati di partecipazioni e coinvolgimento, ridando linfa a comunità che iniziavano a disgregarsi, mettendo a confronto e a collaborare generazioni differenti, rafforzando l’attaccamento per il proprio paese ed il proprio territorio.

Una comunità unita tende anche a sostenere i propri cittadini nei momenti di difficoltà economica, ad includere socialmente i nuovi arrivati ed a vigilare sul proprio territorio, segnalando alle autorità situazioni di illegalità, in un circolo virtuoso che si autoalimenta.

Ovviamente vi sono differenze tra paesi e città, tra comunità piccole e grandi, ma uno sforzo nel riaggregare la cittadinanza và comunque tentato, senza fermarsi ad eventuali insuccessi iniziali o a primi risultati deludenti: rivitalizzando il senso di comunità forse Tortona può rinascere.

Luca Garbelli


9 aprile 2015