poveri - QDirettore, nel salutarLa Le chiedo cortesemente di omettere il mio nome.
Vorrei esprimere il mio modesto pensiero in ordine ad alcune situazioni che ci interessano da vicino.
Vede, io ritengo che un conto sia discutere della soglia di poverta’ nelle sale comunali, della sicurezza in convegni e dibatti e piu’ in generale affrontare sempre i problemi fuori dal contesto in cui si manifestano.
Suggerirei al Sindaco di effettuare una riunione del Consiglio comunale un mercoledi od un sabato dopo le ore 13.00 in piazza del mercato; per toccare con mano la disperazione di tanti che per raccogliere frutta e verdura debbono rovistare nei cassonetti posti a lato della piazza.

Sarebbe un’occasione per toccare con mano cio’ di cui tanto si parla ma poco si conosce.Stesso discorso per la sicurezza; vivere direttamente la citta’, ed il parco del castello, camminandola sia nelle ore diurne ma soprattutto serali con il duplice scopo di toccare con mano l’affluenza di clienti nei negozi, la presenza di persone che passeggiano in citta’ e cosa avviene sul castello nella zona abitualmente frequentata dal pubblico.
Una provocazione?  Forse, ma la realta’, ritengo, occorre viverla direttamente e non discuterne solo nel chiuso delle stanze piu’ o meno “segrete”.
Lo sanno i nostri amministratori che qualche commerciante si chiude a chiave in negozio, dopo una certa ora, perche’ ha paura delle persone che gli passano davanti al negozio? Qualche nostro amministratore si e’ mai preso la briga di frequentare le vie adiacenti la stazione ferroviaria per rendersi conto in prima persona della situazione?
Cordiali saluti.

Lettera firmata 


13 marzo 2015

poveri - G