casa accoglienza - 2IMolto erroneamente qualcuno, a Tortona, confonde la mancanza di sicurezza con la presenza della Casa di Accoglienza nei pressi della stazione ferroviaria fortemente voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.

E’ bene ricordare che siamo in presenza di due diversi soggetti: da una parte ci sono ladri e malintenzionati che rubano e aggrediscono le persone, dall’altra ci sono i poveri e i bisognosi che sono quelli aiutati dalla Casa di Accoglienza e dal dormitorio.

Generalmente questi ultimi, eccezioni a parte, non rubano, così come i primi non frequentano la casa di Accoglienza e il Dormitorio, anche per ché tutte le persone che utilizzano queste due strutture sono censite e registrate dai volontari.

Purtroppo, in un piccola città come Tortona spesso le cose vengono confuse e così succede che la rottura casuale di un maniglione in un bagno del dormitorio possa essere ingigantita a tal punto che la notizia venga travisata fino ad arrivare alle orecchie del consigliere comunale Giuseppe Bottazzi come un atto di vandalismo. La notizia viene divulgata in commissione alla presenza dei giornalisti e scoppia un piccolo caos.

Il clima a Tortona è già teso: immigrati, poveri e vagabondi, dopo la barbara aggressione al notaio Gianluigi Bailo non sono affatto ben visti e ogni pretesto è buono per sollevare odio e razzismo contro chi (i poveri e i vagabondi) arrivano anche da altre città della provincia per usufruire dei servizi della Casa di Accoglienza.

In realtà Casa di Accoglienza e Dormitorio sono due ottimi servizi che fanno di Tortona un fiore all’occhiello nell’assistenza.

“Funzionano entrambi molto bene – dicono alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona – e siamo molto contenti di aver realizzato queste strutture che offrono un importante aiuto ai poveri. Cogliamo l’occasione per rinnovare il nostro grazie ai numerosi volontari che si occupano della gestione e se mai ce ne fosse bisogno rinnoviamo verbalmente il nostro impegno in questo importante settore sociale. Siamo molto soddisfatti di come funzionano entrambe le strutture, della loro ubicazione e del successo che stanno avendo, perché crediamo che aiutare le persone povere e i bisognosi, specie in un periodi critico come questo, sia molto importante.”

Che la situazione non sia delle più felici a Tortona, ma non solo, emerge anche dagli ultimi interventi effettuati dai Carabinieri che in meno di 20 giorni sono intervenuti per far sgomberare due edifici e altri casi si segnalano in piazzale Porta Ticinese, proprio di fronte alla caserma dei carabinieri. Qui, a quanto pare, i senza tetto approfittano dei garage lasciati aperti per trovare un rifugio quando fa buio e lì dentro si preparano anche qualcosa di caldo da mangiare, utilizzando fornelli elettrici; altri ancora si rifugiano sotto il porticato dei palazzi e passano la notte sdraiati per terra.

Insomma una grave situazione di povertà alla quale la Fondazione sta cercando di mettere una pezza.

 25 febbraio 2015