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Uno scorcio di Pontecurone

Gli abitanti del paese sono preoccupati per i continui furti e danno vita ad una petizione sul problema dei furti in abitazione. E’ stato deciso durante una riunione che si è svolta presso la Soms del paese alla quale hanno partecipato diverse persone.

La serata è stata ricca di interventi e di proposte formulate dai singoli cittadini che a conclusione hanno deciso di proporre una raccolta di firme sulla base di una petizione concordata e che riportasse le proposte più significative.

“La petizione che partirà in questi giorni – dicono alcuni dei promotori – ha lo scopo di stimolare l’Amministrazione Comunale ad una maggior attenzione  sul problema della sicurezza fondamentale per una qualità della vita serena e tranquilla.”

Si tratta di un intervento in più che si aggiunge a quello già disposto dal sindaco Ernesto Nobile e dalla Giunta che ha deciso di avviare controlli straordinari in paese anche con l’ausilio di poliziotti privati. Gli autori della petizione propongono al sindaco di Istituire una Consulta sulla sicurezza formata da Rappresentanti dell’Amministrazione comunale ,  Polizia Municipale, Carabinieri.. Che si riunisca periodicamente e produca informazioni alla popolazione, di verificare la possibilità di installazione di un Sistema rilevamento targhe con postazioni in ingresso al paese per rilevare e segnalare auto sospette; di produrre materiale informativo per la popolazione con diffusione di opuscoli informativi sulla traccia di quelli già prodotti da Prefetture, Questure, Carabinieri ed altri e di valutare la possibilità di stipula da parte del Comune di polizza assicurativa per i cittadini contro furti, scippi, rapine e scasso analogamente a quanto hanno fatto altri Comuni.

“Manifestando la disponibilità alla collaborazione – concludono i promotori dell’iniziativa – con la presente petizione si vuole fornire uno stimolo agli amministratori ad occuparsi della sicurezza dei pontecuronesi condizione necessaria per una vita tranquilla.Siamo convinti che la criminalità organizzata e l’illegalità diffusa richieda una azione che sia non solo repressiva ma anche propositiva e che passi attraverso il coinvolgimento diretto della gente. Questo anche al fine di evitare da parte dei cittadini autonome iniziative in tema di sicurezza assolutamente vietate dall’ordinamento giuridico italiano e da quello di ogni paese civile.”

22 gennaio 2015