Pubblichiamo di seguito un’incredibile episodio che ha visto protagonista un tortonese e suo figlio che dopo tre mesi di attesa per una visita, è giunto in ritardo di 11 minuti per aver bucato una gomma, ma il dottore non ha aspettato e se n’è andato via.

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medico -IGent.mo Direttore

premetto che sono assolutamente a favore della sopravvivenza e della rivalutazione dell’Ospedale di Tortona; tuttavia vorrei farle presente il disservizio di cui sono stato vittima oggi pomeriggio perché secondo me è la prova lampante che anche in una struttura sanitaria meritevole di essere tutelata, si annidano dei dipendenti che fanno fare una pessima figura ai tanti colleghi che lavorano con coscienza e dedizione ogni giorno;ma veniamo al punto.

In data 11 settembre 2014 il CUP dell’ASL prenota mio figlio per una visita presso l’ambulatorio di medicina dello sport per il 19 dicembre 2014 alle ore 15,30. A causa della foratura di un pneumatico arriviamo al suddetto ambulatorio alle ore 15,41 e mi accomodo insieme a mio figlio di fronte alla porta dell’ambulatorio in cui doveva svolgersi la visita, attendo inutilmente fino alle ore 16 e poi mi reco a chiedere spiegazioni in merito presso un ufficio adiacente ad un’infermiera molto cortese mi accompagna da un suo collega il quale, con una certa alterigia, mi dice che “il dottore ha aspettato fino alle 15,30 e poi è andato ad Acqui Terme per fare altre visite e ritornerà a Tortona a metà gennaio e che la colpa è mia perché non sono stato puntuale all’appuntamento”. Tralascio le risposte che ho meditato di dare al personaggio in questione per non cadere nel turpiloquio tuttavia mi chiedo e giro le domande a Lei e ai suoi lettori:

E’ normale che un medico dopo al massimo undici minuti di attesa lasci l’ambulatorio per recarsi altrove o piuttosto debba rispettare un orario di servizio come tutti i comuni mortali e in meno di undici minuti non avrebbe certo concluso la visita anche qualora ci fossimo presentati in tempo.

Cosa dovremmo dire noi utenti dei ritardi dei medici quando è prassi che dopo mesi di attesa, dopo aver richiesto permessi per assentarsi dal posto di lavoro per effettuare esami e visite, siamo costretti a passare ore ad attendere in sala d’aspetto (ovviamente non sto parlando dei casi in cui tali ritardi non siano causati da emergenze o necessità impreviste).

Chissà se adesso dovrò riprenotare la visita presso il CUP, attendere altri tre mesi e piazzarmi di fronte all’ambulatorio all’alba del giorno previsto per essere certo di non arrivare in ritardo (e sperare che proprio quel giorno il medico non abbia qualche imprevisto altrimenti …ciao) o se ripresentandomi a metà gennaio prevarrà il buonsenso da parte dell’operatore sanitario interessato.

Concludo auspicando che l’Ospedale di Tortona venga salvato per merito della mobilitazione di tutti i tortonesi perché è un fiore all’occhiello per la città in molti dei suoi reparti e nella stragrande maggioranza di coloro che vi lavorano. Spero anche che vengano valorizzati gli operatori che ogni giorno con grande professionalità e umanità si mettono al servizio degli utenti e che coloro che si comportano male con l’utenza vengano adeguatamente redarguiti.

In allegato alla presente invio copia della ricevuta della prenotazione a riprova della veridicità di quanto ho scritto in precedenza, le chiedo cortesemente di osservare la dovuta riservatezza sui dati di mio figlio trattandosi di un minore, le chiedo inoltre di omettere la mia firma nella pubblicazione perché non ha alcuna rilevanza chi sono ma ho solo voluto esporre una situazione paradossale che potrebbe accadere a chiunque di noi nella speranza che non debba più ripetersi.

Distinti saluti.

Lettera Firmata


21 dicembre 2014

medico - g