Una legge del  2009 ha permesso alle farmacie di diventare dei veri e propri servizi polifunzionali ad “alta valenza socio-sanitaria” e fornire quindi servizi altamente professionali finalizzati a promuovere il benessere delle persone.

Le due psicologhe che si occupano del servizio

Le due psicologhe che si occupano del servizio

Lo “psicologo in farmacia” è un servizio di facile fruizione, rivolto ai cittadini, che attraverso la farmacia possono venire in contatto con psicologi professionisti iscritti all’Ordine, che potranno aiutarli nella gestione del loro disagio.

L’iniziativa, sperimentata positivamente in altre realtà presenti sul territorio nazionale, è attiva sul territorio tortonese e su alcuni paesi limitrofi da più di un anno e appare come una preziosa opportunità per richiedere in modo semplice un aiuto al professionista.

La prima consultazione è gratuita.

Inoltre, presso alcune delle farmacie aderenti al progetto, vengono svolte giornate informative sul alcune tematiche (ansia, depressione, difficoltà nel rapporto con il cibo, potenziamento del benessere soggettivo, tecniche di rilassamento, miglioramento del rapporto genitori e figli, ecc..).

L’accesso avviene tramite prenotazione presso la farmacia o telefonando ai numeri riportati sulle brochure del progetto presenti nelle farmacie.

Il rapporto tra lo psicologo e la persona che accede al servizio è regolamentato dal Codice Deontologico degli Psicologi e quanto riferito è coperto da segreto professionale.

Di seguito è riportato l’elenco delle farmacie aderenti:

 IN TORTONA:

–         Antica Farmacia Bidone, Piazza S. Allende, 3

–         Farmacia Centrale, Via Emilia, 163

–         Farmacia Comunale 1, C.so Don Orione 51/A

–         Farmacia Comunale 2, Strada Provinciale Viguzzolo, 2

 NEI PAESI LIMITROFI:

–         Castelunovo Scrivia ., Farmacia Incutti, Via Cavour, 42

–         San. Giuliano Vecchio: Farmacia S. Giuliano, Via Piacenza, 48

–         Viguzzolo: Farmacia Fassino, Via I Maggio,67

Le psicologhe del progetto sono i medici Francesca Artana e Maria Beatrice Presciutti (nella foto).

7 ottobre 2014