Pubblichiamo di seguito la lettera che il  Movimento  Progetto Piemonte ha inviato al sindaco e vice sindaco di Casale Monferrato nella quale si chiede di dare spazio agli stranieri.

Signor Sindaco,

Signor Vice Sindaco ed Assessore all’Integrazione,
gli ultimi dati demografici forniti dal Comune di Casale Monferrato evidenziano che su una popolazione complessiva di 35.688 cittadini residenti in Città al 31.12.2013, 3864 sono stranieri alcuni dei quali appartenenti a Paesi membri dell’Unione Europea e, la grande maggioranza, a Paesi non Ue, come l’Albania o il Marocco. Si tratta, pertanto, di una percentuale importante, superiore al 10% ed il dato è ampiato dal fatto che, nel corso degli anni, molte sono state le cittadinanze conseguite da cittadini di altri Paesi.
La società casalese, pertanto, sta continuando nel suo trend che la vede diventare maggiormente aperta a componenti etniche e religiose diverse, il tutto all’insegna di una necessaria integrazione tra queste e di queste con la storia, i costumi, le abitudini, la legislazione locali.
In questo senso nella Città di Casale Monferrato il mondo della scuola e quello del volontariato, in primis, operano da anni, con successo ed intelligenza per assicurare agli stranieri, soprattutto da quelli che arrivano da realtà più svantaggiate, un’opportunità di vita, di lavoro, di istruzione consona al rispetto del dettato della nostra stessa Carta Costituzionale.
Come Movimento Progetto Piemonte – movimento politico che ha come punti di riferimento, esplicitati nel proprio Statuto, la Carta di Chivasso e la Carta Costituzionale – riteniamo, nella salvaguardia delle tradizioni e delle peculiarità della storia e della società piemontese (e in questo caso monferrina e casalese) e nel rispetto delle Leggi della Repubblica, che il dialogo con coloro che provengono da altri Stati, soprattutto al di fuori dell’Unione Europea, debba avvenire e vada perseguito come fine prioritario.
Per questo motivo intendiamo sottoporre alla Vostra attenzione l’opportunità di una figura istituzionale già sperimentata con successo in altre realtà locali, che da un lato faciliterebbe il dialogo con le comunità straniere presenti, dall’altro le coinvolgerebbe, responsabilizzandole, nel processo di governo della “Res Pubblica”.
Si tratta alla figura del cosiddetto “Consigliere Straniero Aggiunto”, ovvero di un rappresentante della comunità di cittadini stranieri appartenenti a Paesi non comunitari, residenti a Casale Monferrato, dai quali verrebbe eletto attraverso una elezione.
Il “Consigliere Straniero Aggiunto ”, presente in realtà comunali come la Città di Ivrea, L’Aquila, Jesi ad esempio, è un consigliere a tutti gli effetti, che può partecipare alle sedute del Consiglio Comunale, alle commissioni, alle conferenze dei capigruppo, presentare interrogazioni ed interpellanze, ma senza diritto di voto e al gettone di presenza. Attraverso questa figura si potrebbe instaurare un ulteriore, e più profondo, canale di dialogo con la comunità straniera, in modo anche da prevenire eventuali (ed in nessun caso auspicabili) tensioni con la comunità casalese, nonché episodi di intolleranza o, peggio, di razzismo.
Per arrivare a questo obiettivo, comunque, è necessaria una modifica allo Statuto Comunale che ne preveda l’aggiunta al suo interno.
E per tutti i motivi sin qui esposti, il Movimento Progetto Piemonte – MPP chiede formalmente alle S.V. di considerare l’avvio di un processo di modifica statutaria finalizzato alla istituzione anche nel Comune di Casale Monferrato del Consigliere Straniero Aggiunto, come strumento di dialogo e di partecipazione tra e con la cittadinanza.
Disponibili anche ad una illustrazione più approfondita con le S.V. o nelle sedi istituzionali che riterranno, porgiamo distinti saluti

IL PRESIDENTE Movimento Progetto Piemonte Massimo Iaretti


IL VICE PRESIDENTE Movimento Progetto Piemonte Bruno Tegano (già consigliere comunale ad Ivrea)

19 agosto 2014

casale monferrato - L