Lesbiche - Q“Prendiamo solo una birra, poi purtroppo dobbiamo scappare. Ma ci tenevamo tanto ad esserci e a farvi un saluto”. Sono frasi come questa che fanno bene al cuore e che ci regalano una spinta incommensurabile per continuare stringendo i denti. Quando a novermbre noi cinque ragazzi provenienti da luoghi ed esperienze diverse abbiamo siglato lo statuto e ci siamo imbarcati nell’impresa di aprire e gestire un circolo culturale, non eravamo del tutto consapevoli di cosa avremmo trovato sulla strada ma di una cosa eravamo e siamo certi ed è il concetto espresso dal nome del locale: Dazibao. Sognavamo infatti un circolo che fosse la metafora vivente di quelle enormi bacheche democratiche della vecchia Cina, dove ognuno poteva esercitare il diritto ma anche il dovere di condividere liberamente e onestamente le proprie opinioni e la propria identità attraverso l’arte, la parola, la presenza. Siamo aperti da poco e la gestione non è facile; i costi fissi e le bollette incombono inesorabili incuranti di qualsiasi finalità morale o artistica ma noi non possiamo e non vogliamo mollare. Serate come quelle di domenica ma soprattutto, settimane come quelle precedenti all’evento queer, ci danno la forza di cui abbiamo bisogno anche quando le difficoltà sembrano avere il sopravvento. Siamo giovani ma non ingenui e ben sapevamo che una serata LGBT a Tortona non sarebbe stata accolta nel migliore dei modi; a Tortona come in qualsiasi altra città nella quale non ci sia mai stato un evento simile. Ci aspettavamo qualche polemica (anche se non dai toni così accesi e politicamente strumentalizzati) ma quello che ci ha lasciati davvero a bocca aperta sono stati i tortonesi che insieme ai soci frequentatori abituali del Dazibao e agli amici sono scesi in prima linea difendendo non solo la nostra iniziativa ma la causa LGBT e il diritto alla libertà nel suo insieme. Siamo sinceramente commossi dall’affetto che ci è stato dimostrato pubblicamente, prima con frasi di difesa sul web, poi con incoraggiamenti ricevuti per telefono o per strada e soprattutto, con una massiccia presenza domenica sera da parte di tantissimi soci e di nuovi volti desiderosi di diventarlo. C’è chi è rimasto dall’aperitivo informativo con Tessere le identità, passando per la divertente e toccante performance queer di Babau, fino ai balli scatenati dal Dj set di Yatu; c’è chi invece, nonostante altri impegni impellenti, è stato felice di passare a salutarci e a comunicarci con la presenza che sta dalla nostra parte e che quello che facciamo è importante per tutti: non solo per chi è costretto a difendere i propri diritti o per chi sostiene la causa vegan. Siamo un po’ stupiti ma felicissimi di come il Daziabo stia diventando un punto di riferimento per persone di ogni fascia di età, per chi non usciva mai e che ora, anziché accendere la tv pensa di fare un salto da noi a bere una birretta, sapendo di trovare qualche viso amico e un luogo che come ci hanno detto tanti nostri amici è diventato per loro come una seconda casa. Non abbiamo la presunzione di fare nulla di speciale o particolare per far sì che questo accada e nemmeno noi sappiamo cosa ci sia nel Dazibao che lo faccia amare; forse è solo che noi cinque, nel dargli vita, siamo stati guidati dalla stessa forte esigenza di un luogo in cui si stia protetti come a casa ma che non sia uno spazio privato bensì di incontro, divertimento e un catalizzatore di esperienze diverse. E come ci hanno insegnato i nostri amici di Tessere le Identità e di Babau: “la diversità è un bene comune” e come tale va tutelata. Quindi noi non ci fermiamo e cogliamo l’occasione per comunicarvi che ci sarà un secondo atto che porterà avanti le tematichee affrontate in questi giorni: il 26 luglio ci sarà la seconda serata queer con una super ospite: Valeria Vaglio, cantautrice sanremese esponente del mondo LGBT che presenterà da noi il suo nuovo album.
Abbiamo davvero l’urgenza di ringraziare di nuovo tutti per la vicinanza e la partecipazione non solo alla prima serata queer ma a tutte le iniziative del Dazibao in generale, dal karaoke trash alla conferenza antivivisezionista di maggio, dalla serata No Tav allo spettacolo un po’ amarcord del duo Bombieri al suono di vecchie canzoni popolari, dal concerto del cantautore locale a quello dell’artista internazionale.
E se è vero che a Tortona e dintorni qualcosa si muove e si sveglia, invitiamo tutti a far parte di questo movimento contagioso.

Elena