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Gianluca Bardone

Ci hanno provato in tanti a condizionarlo, a fare pressioni affinché scegliesse l’uomo che per loro era giusto, ma alla fine, il sindaco di Tortona, Gianluca Bardone, ha deciso diversamente superando quella che era una vera e propria trappola di chi è abituato a “giocare” con la politica condizionando gli equilibri e gli indirizzi di una città.
Stiamo parlando della nomina del rappresentante del Comune di Tortona all’interno dell’organo di indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio. Alla maggiorparte dei lettori potrà sembrare una stupidaggine, una cosa di poco conto, ma in realtà non è così.
La Fondazione lo scorso anno ha erogato soldi a fondo perduto per oltre 3 milioni di euro, quindi capite quanto sia importante avere qualcuno di fiducia all’interno di questo organismo.
Riassumiamo brevemente, di seguito, cos’è successo nelle ultime settimane e le decisioni che prenderà Bardone.
Il mandato del rappresentante del Comune di Tortona all’interno della Fondazione è in scadenza dopo 5 anni: alla fine di aprile la Fondazione invita il Comune a nominarne uno nuovo e fissa a metà luglio la data ultima.
Si tratta di una nomina molto importante e l’allora consigliere di minoranza Gianluca Bardone, invita il sindaco Massimo Berutti a non fare nulla ma lasciare ogni decisione a chi vincerà le elezioni in quanto il rappresentate del Comune dovrà essere espressione della coalizione politica che uscirà dalle urne.
Berutti se ne infischia del suggerimento e con un atto di forza nomina Italo Cammmarata rappresentante del Comune in seno alla Fondazione.
Appena eletto sindaco, Bardone revoca la nomina in quanto non è espressione dell’attuale Amministrazione comunale.
A livello politico scoppia il caos: alcuni di coloro abituati a stare nella “stanza dei bottoni” che bene o male possono condizionare la politica locale, insorgono.
Esponenti politici e amministratori dello stesso partito di Bardone prendono posizione a favore di Cammarata e stigmatizzano l’operato del nuovo sindaco di Tortona.
Lo stesso Italo Cammarata prende carta e penna ma invece che predisporre un comunicato stampa, decide di scrivere una lettera solo ad uno dei giornali cartacei più letti della zona, giornale che tralaltro vanta un suo uomo all’interno della Fondazione stessa.
Cammarata espone le sue ragioni e stigmatizza l’operato del sindaco Bardone.
Il giornale dà ampio risalto alla vicenda mettendo in grande evidenza la lettera di Cammarata con evidente “richiamo” in prima pagina ed invita il Comune a bloccare l’iter per la nomina del suo rappresentante.
La questione non finisce qui: tutti i sei consiglieri di minoranza presentano un’interrogazione sulla vicenda che verrà discussa nel consiglio comunale di stasera.
Non sappiamo cosa risponderà il sindaco Gianluca Bardone ai consiglieri di opposizione, però sappiamo, con certezza, quello che ha deciso di fare: non bloccherà l’iter e non nominerà Italo Cammarata, ma dopo la presidenza delle due commissioni di controllo darà alla minoranza anche questa poltrona.
Il rappresentante del Comune all’interno dell’organo di indirizzo della Fondazione, infatti, sarà un uomo del centro destra. Bardone lo sceglierà tra una rosa ristretta di tre candidati, due quali personaggi molto importanti, storici locali o profondi conoscitori della realtà e del passato tortonese. Il terzo candidato invece, è sempre un uomo di centro destra ma è un libero professionista che in passato ha ricoperto una posizione di grande prestigio all’interno della stessa Fondazione.
La decisione dovrebbe essere presa nelle prossime ore.
Si tratta di un atto importante perché Bardone, in questo modo, sta dimostrando di andare contro corrente e contro coloro che utilizzando il loro potere, potrebbero condizionare la politica cittadina.
Se fino ad ora la politica tortonese era diretta da un numero ristretto di persone in grado di manipolare o manovrare in qualche modo gli esiti o gli indirizzi, il nuovo sindaco sta cercando di porre fine a questo sistema.
La speranza è che ci riesca.

16 luglio 2014

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