vignetta - IUn’intervista doppia sulla falsariga di quelle fatte da “Le Iene”.

Così “Oggi Cronaca” vuole far conoscere ai tortonesi Gianluca Bardone e Giuseppe Bottazzi, i due candidati che domenica fino alle 23 si sfideranno al ballottaggio per la carica di sindaco della città per i prossimi cinque anni.

Poi nella notte si conmsocerà  il vincitore

Abbiamo deciso di farlo attraverso due interviste.

La prima, che pubblichiamo oggi, molto personale per conoscere i candidati sotto l’aspetto umano, la seconda, che pubblicheremo a fine settimana, invece, sarà  più basata sul fare, nella speranza che queste due interviste possano far comprendere agli elettori come sono fatte e come vogliono agire le due persone che si apprestano a darsi battaglia per governare la città.

Speriamo in questo modo di far conoscere meglio ai lettori i due candidati.

 

bardone - INome:Gianluca

Cognome:Bardone

Età: 47 anni

Stato Civile: sposato

Figli: due gemelli di 19 anni Matteo e Marco

Lavoro: ispettore del lavoro dell’Asl

Hobby: calcio, curare i miei animali (cani), sci

Mi piace: parlare e ascoltare le persone

Non mi piace: l’ipocrisia

Vivo a Tortona perché: è la città che mi ha fatto conoscere mia moglie, quella nella quale sono cresciuto, dove ho accompagnato i miei figli a scuola, dove lavoro…non potrei immaginare di vivere in un’altra città

Mi piace Tortona perché: ha colline splendide, palazzi e piazze pieni di storia, è vicina al mare e alla montagna, i prodotti del territorio tortonese sono eccellenze enogastronomiche riconosciute, si respira ancora quel clima di paese che avvicina le persone e che manca nelle grandi città

Non mi piace quando: si chiude alle opportunità, quando resta una città di provincia che non guarda con ottimismo al futuro.

La domenica di solito: vado a messa con mia moglie e seguo i miei figli nelle partite di calcio, nessuna domenica bestiale

Amo andare in vacanza a: nelle nostre valli…

Mi sono messo in politica perché: credo che per cambiare ciò che non ci piace si debba essere in prima linea.

I valori in cui credo sono: l’ onestà, la competenza e la passione

Per diventare sindaco sarei disposto a: niente! La mia campagna elettorale è stata sempre una campagna di contenuti e di proposte che non ha lasciato spazio ad attacchi personali poco costruttivi. L’unica cosa che sono disposto a fare per diventare sindaco è metterci la faccia

Ma una cosa che non farei mai nella vita è: pensare a quello che non farei, preferisco concentrarmi su quello che posso fare. 

 

bottazzi - INome: Giuseppe

Cognome: Bottazzi

Età: 62 anni

Stato Civile: Coniugato

Figli: Nessuno

Lavoro: Pensionato e consulente aziendale

Hobby: Giardinaggio

Mi piace: stare in mezzo alla gente, conoscere mondi e persone di altre culture, viaggiare utilizzando la bicicletta come opportunità.

Non mi piace: la solitudine e l’inattività in genere.

Vivo a Tortona perché: non ho mai voluto abbandonare la mia città anche quando il lavoro era prevalentemente all’estero; qui ho le mie amicizie e qui trovo i punti di riferimento di cui ho bisogno. Una città piccola ma che a me ha dato molto in passato sia a livello professionale che umano.

Mi piace Tortona perché: per la sua bellezza e per quel suo essere meno provinciale rispetto ad altre che ho conosciuto, forse meno piemontese e più lombarda, ma questo a volte è anche un vantaggio.

Non mi piace quando: si atteggia a città borghese, non mostrandosi per quello che è, facendosi condizionare da comportamenti di scarsa apertura al nuovo, quasi con il piacere di stare in disparte. Non mi piace quando dimentica la sua storia passata e recente non traendone così gli stimoli necessari per una crescita ed un progresso.

La Domenica di solito: solitamente, ma non sempre, per me significa escursioni con la mountain bike con gli amici di sempre.

Amo andare in vacanza a: per brevissimi periodi, al mare in Liguria due/tre giorni o al massimo una settimana, ma non mi piace molto la vita da spiaggia. La vera vacanza per me è il viaggio che ormai ogni anno faccio con i miei amici bikers, una quindicina, in posti del mondo non propriamente turistici, approfittando delle opportunità che la bicicletta offre per stare a contatto con le persone vere, con le realtà di popoli le cui usanze sono a noi per lo più sconosciute e che poi cerchiamo di trasmettere  qui da noi attraverso i documenti filmati o fotografici che con piacere condividiamo con i cittadini.

Mi sono messo in politica perché: mettersi in gioco personalmente fa parte del mio essere, del mio carattere. Esprimere commenti e considerazioni, forse anche giuste ma sempre in modo defilato, senza che servano a costruire qualcosa non credo sia corretto ed è così che avendo ora  tempo a disposizione ho accettato di scendere in campo. Con convinzione ed entusiasmo e con tutte le preoccupazioni che un non politico navigato ha.

I valori in cui credo sono:  l’onestà intellettuale e la sincerità, che rimango convinto debbano essere alla base di qualsiasi rapporto sia umano che istituzionale quando si tratta di ricoprire un ruolo quale è quello del Sindaco. Quando si accetta un impegno così importante occorre essere prima di tutto onesti e sinceri con se stessi per valutare la propria capacità, ma anche se i valori in cui si crede e per i quali si è disposti a lottare sono effettivamente quelli richiesti e necessari per servire al meglio la città ed i cittadini.

Per diventare Sindaco sarei disposto a: chiudere un capitolo importante della mia vita professionale rendendomi totalmente disponibile al nuovo impegno, diventando, accettandolo, una persona più visibile ed esposta con tutto ciò che questo comporta, rimettendomi nuovamente in discussione sia come persona che come capacità personali, ripartendo con nuovi obbiettivi e nuove sfide su tematiche non perfettamente conosciute rinunciando così a godere di quanto già nella vita ottenuto.

Ma una cosa che non farei mai nella vita è: sarebbe di far prevalere il mio interesse su quello della collettività usando la propria posizione per imporre situazioni o decisioni che non abbiano un riscontro o che non siano strettamente legate ad una visione politica coerente con il mandato ricevuto.

2 giugno 2014