elezioni - QA Novi vince, nettamente, il Partito Democratico e questo è un dato incontrovertibile: ottiene infatti il 42,8% dei consensi con 6276 voti. Guadagna nettamente rispetto alle ultime europee del 2009 quando ottenne il 31,1% dei consensi ed il 13% circa rispetto alle politiche dello scorso anno quando ebbe il 29,7%.

Partito Democratico grande protagonista e Movimento 5 Stelle che, raffrontando i dati con quelli ottenuti lo scorso anno ed alle attese, dimostra una certa flessione. Il dato di quest’anno parla del 26,2% contro il 30,5% del 2013: c’è però da dire che le comparazioni si fanno su elezioni omogenee, anche se dal 2009 sono passate, politicamente parlando e non solo politicamente, delle ere geologiche. Allora il Movimento 5 Stelle non si presentò nemmeno.

Altra grande sconfitta Forza Italia, allora Popolo della Libertà: uno scarno 13,7% quando nel 2009, assieme al Nuovo Centro Destra, ottenne il 32,9% dei voti laureandosi primo partito cittadino. Nettamente inferiore anche rispetto al dato delle politiche del 2013: assieme a Nuovo Centro Destra ottenne il 17,9%, il 25 maggio di quest’anno solo il 15,8%. Guardando i dati del centro destra si può pensare che i voti persi siano andati a favore del gruppo costituito da “Fratelli d’Italia” ed alla Lega Nord: il primo guidato, a livello locale, da Enzo Baiardo ed a livello regionale da Crosetto, ha ottenuto un ragguardevole 3,5% dei consensi. Nel 2009 non esisteva ancora ed alle politiche del 2013 ottenne l’1,9%. Delusione per quanto riguarda il Nuovo Centro Destra: a Novi solo il 2,1%. Giudizio contrastante sulla Lega Nord: alle europee di ieri ha ottenuto il 6,7%. Guardando alle europee del 2009 in netto calo visto che ottenne il 12,4%.

Allora la Lega Nord era ai suoi massimi storici. Lo scorso anno, una Lega Nord in chiara crisi, travolta dagli scandali, scese ad un deludente 3,4%. La lista per Tsipras ha ottenuto il 2,7%.

Questo pomeriggio si terrà lo spoglio delle elezioni regionali ed a seguire quello, molto atteso, delle comunali. C’è però da dire che, se verrà confermato il dato delle europee anche a livello locale, Rocchino Muliere, pur andando al ballottaggio, avrà la strada spianata per conquistare il mandato da sindaco.

 

AFFLUENZA IN CALO

Ha conosciuto un notevole trend in diminuzione l’affluenza alle urne dei novesi il 25 maggio, unico dato in controtendenza quello in confronto alle elezioni regionali del 2010. Per le europee ha votato a Novi il 68,44% contro il 77% di cinque anni fa: praticamente il 9% di elettori in meno. Abbastanza uniforme la percentuale con i votanti per le elezioni comunali e regionali: per le prime il 67,21% e per le seconde il 67,53%. Nel 2009 si erano recati a votare, allora c’era la contesa fra Lorenzo Robbiano e Gigi Moncalvo, il 75,2%. Anche qui un calo dell’affluenza, in questo 25 maggio, di circa l’8%. Dato in controtendenza quello delle regionali: nel 2010, anno in cui fu eletto governatore Roberto Cota, a Novi si recarono a votare il 60,8% delle persone che ne avevano diritto. Leggere i dati è sempre compito arduo ma ricordiamo un Costanzo Cuccuru che aveva chiesto, in sede di presentazione della sua lista, della necessità di avere un’alta percentuale di affluenza ai seggi. Il suo ragionamento era che, con una bassa percentuale, ad avvantaggiarsene sarebbero stati i partiti della sinistra, i cui elettori rispondono in maniera più compatta all’appuntamento elettorale.

La bassa affluenza alle urne a Novi dimostra quanto le persone siano stanche della politica e che nessun partito o movimento, vecchio o nuovo, è capace di appassionarli veramente ed autenticamente. Il 31% di persone che non si sono recate a votare è un campanello di allarme, un campanello d’allarme che, chiunque sia chiamato a governare Novi nei prossimi cinque anni dovrà comunque tenere conto. Fra poco vedremo se anche a Novi, come in Francia, come in Finlandia, come altrove in Europa, spira un vento euroscettico.

Maurizio Priano



 26 maggio 2014