E’ cinquantenne, è titolare di una ditta individuale di commercio all’ingrosso del ferro con sede in un Comune del Tortonese e adesso si trova nei guai per aver evaso il fisco grazie a fatture false per oltre mezzo milione di euro.

Fatture realizzate per costi inesistenti che, stando alla dichiarazioni dei redditi, hanno fatto diminuire i ricavi della sua azienda con conseguente pagamento di tasse inferiori al dovuto.

Lo hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza di Tortona al comando del maggiore Gianfranco Riviello in seguito ad una verifica fiscale nei suoi confronti.

Un settore quello del commercio all’ingrosso di materiali ferrosi, fortemente indiziato di elevata evasione e in molti casi, proprio attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed è per questo che le fiamme gialle tortonesi hanno intensificato i controlli anche in questo campo.

Gli imprenditori senza scrupoli, infatti, utilizzano fatture false per diminuire i ricavi conseguiti dall’azienda facendo figurare costi in realtà mai sostenuti e pagando meno tasse di quelle che in realtà dovrebbero versare.

E’ quello che è accaduto nei confronti del cinquantenne tortonese che, secondo quanto accertato dai finanzieri, nel 2012 ha utilizzato fatture false per operazioni inesistenti per un importo superiore a

550 mila euro oltre ad aver evaso le tasse per circa 16 mila euro.

L’uomo, quindi, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Alessandria.

Non solo, ma alla stessa Procura, i finanzieri tortonesi hanno chiesto il sequestro del conto corrente bancario a lu intestato e di altri beni mobili fino alla copertura del debito dovuto all’erario.

 29 maggio 2014

finanza - G