C’è la Pasqua postdomani, / cosa porterà di nuovo? / Qual sorpresa noi cristiani / troveremo dentro l’uovo? / Meno tasse da pagare? / Le pensioni maggiorate? / ecc, ecc…. È, questo, un breve stralcio delle rime uscite dalla penna, o meglio, dalla mente di Franco, un poeta orafo, conosciuto per le sue poesie argute, sempre focalizzate su l’evento d’attualità.

Ha doppiato l’ottantesimo compleanno, un traguardo notevole con tanta voglia di scrivere, s’esprime con il consueto garbo il pensiero, tocca da vicino la non sempre comoda verità …. con tantissimi auguri da parte nostra affinché mantenga sempre la sua verve artistica.

Franco ha lavorato parecchi anni al banco, la sua benevolenza ha accattivato la stima dei suoi concittadini con le parole, soprattutto con i fatti, una presenza importante per Valenza di cui ha raccontato, continua a raccontare, gli eventi, descrive i personaggi, visti con i suoi occhi mai offensivi, sempre benevoli piuttosto il suo sguardo è propenso a spronare quando c’è stallo, costantemente attento a non superare i toni, eppure quanto sente di esprimere lo dice. Eccome!

I sui scritti, quasi in sordina, scuotono la meditazione, accompagnano il lettore a pensare, attraverso un modo espressivo, catturato sulle esperienze, sulla vita vissuta, succedute negli anni.

Ha trascorso momenti difficili, del resto come tutti; racconta di … essere scampato, da bambino, anni a un bombardamento tedesco… un evento unito a tantissimi altri da cui ha saputo trarre una personalissima filosofia di vita, amalgamata alla sua sensibilità tanto da essere apprezzato per i suoi scritti, primo fra tutti: Ricordi di un cronista in rima.

La scrittura è per Castlarì, com’è chiamato dai suoi tanti amici d’oltre Colla, una grande passione, dopo le ore passate con i gioielli, i metalli preziosi, s’arma di carta e penna per scrivere, così come ha collaborato e continua a collaborare in veste di giornalista su alcune testate, in particolare racconta quanto succede attorno alla sua città, non si prende nemmeno troppo sul serio, anzi l’innata ironia lo rende simpatico agli occhi di chi si sofferma sui suoi scritti.

 Franco Montaldo


17 maggio 2014