soldi - ILa nuova Imposta Comunale (IUC) entra in vigore quest’anno e sostituisce molte imposte precedenti.La IUC è regolata dalla Legge di Stabilità 2014 ed è articolata in tre distinti ambiti impositivi:

• IMU (Imposta municipale unica) è l’imposta su tutte le tipologie immobiliari, esclusa l’abitazione principale, ad eccezione delle abitazioni di lusso (A1, A8, A9 pagano l’IMU);

• TARI (tassa sui rifiuti) di fatto riprende il sistema definito nella Tares del 2013. Non c’è più lo 0,30 x mq. sui servizi indivisibili essendo entrata in vigore la nuova Tasi;

• TASI (Tassa sui servizi) è la tassa sui servizi indivisibili del comune (es:illuminazione stradale ecc.) e si applica a tutti gli immobili, anche a quelli esenti dall’IMU;

La normativa nazionale lascia margini di manovra agli enti locali. Qualora la IUC non venisse opportunamente modulata con i regolamenti attuativi di competenza dei Comuni si corre il rischio di penalizzare le fasce più deboli della popolazione e le famiglie numerose. CGIL CISL UIUL di Alessandria che hanno già chiesto incontri ai Comuni della Provincia in merito alla definizione dei bilanci preventivi 2014, hanno inoltrato a circa 40 Sindaci (dei Comuni superiori a 2500 abitanti) una nota con proposte concrete e fattibili (vedi allegati) in cui chiedono di agire in modo da tutelare i meno abbienti.

Di seguito le richieste fatte ai comuni.

LA NUOVA IMPOSTA UNICA COMUNALE – IMU

CGIL-CISL-UIL propongono di:

 garantire nei regolamenti l’equiparazione della propria abitazione, all’abitazione principale per le persone ricoverate in strutture residenziali;

 l’utilizzo di criteri di progressività nelle definizione delle aliquote, agendo anche sulla classificazione degli immobili;

 un forte intervento in favore dei contratti di locazione concordati; a questo fine bisogna differenziare le aliquote penalizzando le case sfitte rispetto a quelle affittate e tra queste, favorire quelle ad affitto convenzionato da quelle a prezzo di mercato, sia sull’IMU che sulla TASI;

 

LA TASSA SUI RIFIUTI – TARI

CGIL-CISL-UIL richiedono:

 Trasparenza nella ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non-domestiche, per impedire che i costi della pulizia dei mercati ricada sulle famiglie. A tal proposito è utile sapere che dal 2015 le attività produttive e commerciali che smaltiranno rifiuti speciali in proprio non pagheranno la Tari;

 la verifica puntuale dei costi indiretti (costi amministrativi ecc.)

 il trasferimento del Sistema di tutele per fasce ISEE definito in questi anni prima sulla Tarsu poi su Tia e Tares, tutelando pensionati e lavoratori dipendenti ed adeguando tutte le agevolazioni;

 prevedere specifiche agevolazioni aggiuntive per nuclei numerosi definendo, per potervi accedere, limiti di metratura dell’immobile e di reddito Isee. (La normativa, stabilendo che “chi più inquina più paga”, ma, senza tenere conto delle diverse condizioni, finisce per caricare, a parità di m.q. dell’immobile e di reddito, l’onere più pesante sui nuclei numerosi). A tal fine, si possono attivare fondi di restituzione della Tari, concordandone le priorità di accesso.

 

LA TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI – TASI

 

CGIL-CISL-UIL chiedono:

 di applicare l’aliquota del 2,5 per mille in modo progressivo, facendo riferimento alle categorie e/o valori catastali; anche l’aumento dello 0,8 per mille in tutto o in parte, può essere attribuito in modo progressivo facendo riferimento ad alcune categorie catastali di pregio (ad esempio A7 e A2) ed esentare le categorie di valore inferiore (A3, A4, A5, A6);

 di definire fasce detrazione/riduzione della TASI che garantiscano parità di condizioni ai 5 milioni di proprietari di prima casa che non pagavano l’IMU, e che restituiscano progressività all’imposta, aumentando le agevolazioni per le rendite catastali più basse, rispetto al vantaggio goduto dagli immobili di pregio se paragonato all’IMU (ad esempio: la quantità della detrazioni può essere differenziata al crescere della rendita catastale degli immobili);

 di costituire Fondi specifici di restituzione della TASI che tengano conto della capacità contributiva e reddituale della famiglia utilizzando, come indicato dalla normativa vigente, l’ISEE. Il valore catastale in un paese dove la riforma del catasto non si fa, non ci permette di leggere la condizione di una famiglia in questi anni di crisi, per questo è indispensabile costruire un sistema misto con agevolazioni Isee specifiche per Pensionati e Lavoratori dipendenti;

 di utilizzare i Fondi di restituzione anche per garantire agevolazioni e riduzioni, utilizzando la Nuova ISEE “Corrente” per i lavoratori in CIG, mobilità, disoccupati, oppure per tutelare alcune categorie deboli come le famiglie monoparentali oppure quelle con la presenza di disabili;

 che nel caso in un immobile sia presente un affittuario l’aliquota di competenza si fermi al 10% della TASI applicata sull’immobile e che anche l’affittuario possa accedere alle agevolazioni (fino a concorrenza) previste dal Fondo di restituzione Isee;

 di definire un sistema di agevolazioni e di penalizzazioni sugli immobili diversi dall’abitazione principale utilizzando le aliquote IMU e TASI per ridurre il fenomeno degli alloggi sfitti e degli affitti in “nero”, incentivando le locazioni a “canone concordato”

CGIL Ponzano Cesare; CISL Gandini Giuseppe; UIL Pavese Alberto


16 aprile 2014