La modernità degli antichi materiali torna di moda. È rinato il bambù di Alessandria e provincia, coltivato a ridosso del Tanaro, assemblato per trasformarsi in telaio di biciclette con l’aggiunta di parti meccaniche in un seppur modesto tuttavia attrezzato laboratorio da un esponente di una nota famiglia di ciclisti: il tutto assemblato con l’impiego della fibra in carbonio

bambù per bicicletta - ILe prime biciclette erano quasi interamente in legno, un materiale ritornato nuovamente di moda oggi, dopo oltre un secolo dalla presentazione del primo velocifero, come appellato a quel tempo.

Questo materiale è tornato di moda unito al titanio, al carbonio, ad altre il leghe superleggere, assemblate proprio nella nostra città, da un esperto aereo modellista.

L’essenza impiegata è il bambù, una graminacea originaria dai tropici con la fortuna di crescere con ottimo successo alla nostre latitudini, un materiale robusto, rafforzato da nodi, protetto in fase di crescita, da foglie lanceolate, usato in architettura come ornamento, apprezzato, impiegato costantemente dall’architetto Gae Aulenti nei suoi progetti.

La resistenza, la leggerezza di questa canna sono apprezzate da un alessandrino il quale coltiva la pianta sulle sponde del fiume Tanaro, pronta per essere magistralmente tagliata a crescita avvenuta.

E il momento di preparare i tronchi per diventare telai impiegati per le biciclette. realizzate interamente con le sue mani.

La preparazione non è semplice, occorre stabilire i diametri, le misure, gli spessori calcolati sulla scorta delle esigenze della persona da cui sarà impiegata, elementi acquisiti in tanti anni di prove, controprove, esperienze, tali da essere adattate i vari tagli dalle caratteristiche fisiche idonee per essere utilizzate alla fabbricazione degli assetti portanti, raccordati con fibra di carbonio.

Ora la il telaio della bicicletta è al completo; è giunto il momento di aggiunge altri elementi in materiali metallici, più o meno pregevoli, da approntare stupende biciclette personalizzatissime, per possedere un pezzo unico, ineguagliabile.

 Franco Montaldo


23 marzo 2014