Cibei Samanta, Picollo Lidia,Gualco Antonella (direttrice) e Franzante Patrizia Susanna.

Cibei Samanta, Picollo Lidia,Gualco Antonella (direttrice) e Franzante Patrizia Susanna.

Poste Italiane nella Giornata Internazionale della donna ricorda il senso di una ricorrenza istituita per celebrare l’impegno civico, etico e politico, che ha caratterizzato i movimenti femminili per la dignità e i diritti delle donne nel diciannovesimo e ventesimo secolo.

“Poste Italiane oggi – dicono gli addetti –  è un’azienda per oltre la metà in rosa. Complessivamente le donne che attualmente lavorano in Poste Italiane sono circa 74mila, pari al 53% dell’intero personale. Ed è un ufficio postale tutto “in rosa” quello in via Garibaldi 42, a Novi Ligure, che in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della donna, regalerà alle clienti un rametto di mimosa. Un dato, quest’ultimo, che conferma la fortissima presenza di personale femminile nelle Poste della provincia di Alessandria. Infatti, circa l’88% degli uffici postali della provincia sono guidati da una donna, ed è “rosa” anche il 77% del personale amministrativo e di sportello, mentre nella regione Piemonte la percentuale dei direttori donna è del 76%.”

L’occupazione femminile all’interno dell’Azienda risale al 1865 ed è aumentata in modo graduale e inarrestabile nel corso degli anni. Nel 1875 già si registra la presenza di 77 ausiliarie. Ai primi del ‘900 per la prima volta il ruolo femminile viene riconosciuto e tutelato, ma è solamente nel corso della prima guerra mondiale che si assiste ad un significativo aumento dell’occupazione femminile per compensare i tanti dipendenti postali chiamati al fronte.

Un percorso lungo ed importante, dunque, quello di una Azienda che per vocazione ha sempre rispecchiato l’evolversi dei costumi e delle consuetudini che caratterizzano il sistema Paese.

Ad oggi Poste Italiane testimonia una delle realtà con la più alta percentuale femminile in Italia, non solo in termini di occupazione ma anche di ruolo dirigenziale.

6 marzo 2014