casa pozzo - IAvrà durata fino a giungo 2016 il progetto sperimentale di housing sociale “La Casa del Pozzo” realizzato dal Comune di Tortona e finalizzato ad offrire una soluzione abitativa temporanea a quei cittadini, sia italiani che stranieri immigrati, che si trovano in una situazione di disagio ed in condizione di emergenza e difficoltà nel reperire un alloggio

Il Comune ha messo a disposizione due minialloggi di sua proprietà in via Pinto, in quello che è uno degli ufficio più antichi della città, la Casa del Pozzo, di epoca medioevale.

Attualmente nei due alloggi vivono una mamma con due bambini e nell’altro una mamma con un disabile che hanno avuto problemi abitativi.

Il nuovo servizio realizzato dal Comune serve per l’ospitalità d’emergenza a nuclei familiari in difficoltà abitativa.

E uno dei dati più significativi che riguarda operato del Comune di Tortona nell’ambito dei servizi sociali, illustrato dall’assessore Laura Castellano.

L'assesore Laura Castellano

L’assesore Laura Castellano

“Per quanto riguarda le Politiche sociali – ha detto l’assessore – l’Amministrazione comunale ha posto in essere ogni sforzo ed utilizzato tutti gli strumenti a disposizione sul territorio per contrastare la crisi in atto, mantenere, per quanto possibile, quantità e qualità dei servizi e rispondere ai nuovi bisogni.”

Castellano ha ricordato che il 29 aprile dello scorso anno, il Comune, la Diocesi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e la Famiglia orionina hanno sottoscritto il nuovo Protocollo d’Intesa per la realizzazione del progetto “TortonaSolidale – La Rete della Cittadinanza Solidale per interventi e servizi sociali a bassa soglia”.

“Con questo nuovo protocollo – ha aggiunto Laura Castellano – si è modificato e integrato il documento già sottoscritto nel 2011 mantenendo l’obiettivo di operare congiuntamente e coordinare gli interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale nella Città e nel territorio attraverso l’individuazione di una o più strutture, da adibire all’ospitalità di servizi sociali a bassa soglia (Casa di Accoglienza, dormitorio per senza fissa dimora, minialloggi per emergenze abitative), a gestione condivisa, in base al principio di sussidiarietà.”

Al fine di dare piena attuazione al progetto il Comune di Tortona, nel mese di agosto, ha accolto l’offerta avanzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona per l’acquisto del Gambrinus, scelto come sede principale dei servizi previsti dal protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “«TortonaSolidale» la rete della cittadinanza solidale per interventi e servizi sociali a bassa soglia”, disponendo, così, l’alienazione del fabbricato per un importo pari a 440 mila euro.

“Nel 2013 – ha concluso Laura castellano – abbiamo portato avanti il progetto CaSA ed in più l’amministrazione ha supportato l’ATC per il bando generale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale congiuntamente all’ATC. Sempre a supporto delle situazioni di difficoltà è nato a fine lo Sportello Ascolto DisAbilità che è il frutto della collaborazione tra il Comune di Tortona e la Caritas che hanno voluto rendere operativo un luogo per raccogliere direttamente le istanze che le persone con disabilità vorranno presentare al fine di fornire risposte adeguate ai bisogni della persona seguendone i cicli di vita.”

La gestione dello sportello, inaugurato il 3 dicembre, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, è condivisa tra Comune e Cooperativa Sociale AGAPE Onlus (strumento operativo della Caritas) che opera sul territorio e che ha, tra i suoi soci volontari, un disability manager.

E’ stato approvato ed avviato il servizio sperimentale di Centro Diurno Integrato presso la Casa di Riposo Cora Kennedy, pensato per supportare le famiglie nell’assistenza degli anziani durante le ore diurne e impostato per accogliere persone autosufficienti.

 30 gennaio 2014