No Tav terzo Valico - IGentile Redazione, avuta notizia dell’ennesima farsa degli Enti Locali (Regione Piemonte e Provincia di Alessandria) relativamente all’utilizzo dell’area Cascina Montemerla come sito di deposito dei materiali di scavo (smarino con amianto, checchè ne dica OGGI l’Arpa..è comprovato che nei monti intorno al Porale l’amianto è ben presente, eccome!

Vedere le dichiarazioni dei verbali della Provincia e della stessa Arpa in merito alla vicenda Enel Green Power), ci sentiamo di dire ancora una volta che sono folli quelle Amministrazioni che pensano di giocare a rimpiattino con i diritti dei cittadini..il balletto “cava sì- cava no” è semplicemente penoso, così come è penosa la Provincia di Alessandria che contraddice se stessa (prima nega alla Ditta Scilla di Cagliari l’autorizzazione ai lavori perchè l’area Montemerla è zona esondabile,cosa comprovata, poi sostiene che tale problematica potrebbe esser risolta con..”un arginello”!!, salvo poi esser contraddetta dalla stessa Regione Piemonte)… noi riteniamo che ciò sia -a tutti gli effetti- un puro e semplice tentativo di pigliar tempo distraendo i cittadini..l’attività di controinformazione svolta dai comitati no tav terzo valico in merito a cave e terzo valico sta scuotendo la città, a Tortona e nel tortonese se ne parla tanto e la gente, quando sa, si preoccupa..come è giusto che sia..non facciamoci ingannare, la Cava della Montemerla è ancora là, la Regione Piemonte ha solo preso tempo ma la minaccia sta esattamente là dov’era, sopra le nostre teste. Che sia nei primi lotti o nei successivi, non cambia niente!

E comunque vada a finire, i problemi non sarebbero risolti eliminando quel sito: ci sono numerose altre cave previste nel tortonese, e poi quei 2.200.000 mt.cubi di smarino all’amianto, dove andrebbero a finire?!

Il Terzo Valico è un’opera inutile, costosa (115 milioni di euro al km., pagati da tutti noi e finanziata con i soldi tagliati alla sanità, alle politiche sociali e del lavoro, alla scuola). E’ un ‘opera che svende territorio e salute per gli interessi ed i profitti delle lobbies dell’alta velocità, è un’opera che sarà una ghiotta occasione per il deposito di rifiuti tossici gestito dalle numerose cosche della ‘ndrangheta presenti in città e nel tortonese. Non si finga di non saperlo.

Siamo nella provincia di Alessandria, nonostante ciò la vicenda di Casal Monferrato e dell’Eternit non ci ha insegnato nulla. L’amianto non si deposita in sicurezza, sono fibre sottilissime e killer. In una città con l’aria più inquinata d’Italia, una città piena di cemento, si può pensare di aggiungere anche l’amianto con le sue fibre volatili?! Con migliaia di camion che attraverserebbero le nostre strade trasportando sostanze pericolosissime e che le depositerebbero in cave sparse in tutto il tortonese (e non solo)?!! Accanto a quartieri popolari e ad alta densità abitativa, vicino a scuole, centri e attività commerciali ?!

Noi diciamo no, ancora una volta. Noi stiamo con i comitati e con chi si oppone- in qualsiasi modo- alla realizzazione dell’opera..e non saranno i tentativi di depistaggio della Regione Piemonte, dell’Arpa e della Provincia, del Cociv, dell’Amministrazione Comunale tortonese a confonderci le idee.. mobilitarsi contro la gestione mafiosa del territorio è giusto, è un diritto e un dovere.

 PRC TORTONA



 12 gennaio 2014