mafia - IPuò un comico come Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, diventato famoso grazie ad un programma televisivo come “Le iene” diventare autore e regista di un film serio, e per certi versi drammatico, sulla mafia siciliana di cui si è scritto di tutto e di più?

Ed è possibile che un comico possa aggiungere ancora qualcosa a tutto quello che è stato detto e scritto sugli “anni di piombo” dove la Sicilia salì agli onori della cronaca internazionale per le continue uccisioni come quelle del generale Dalla Chiesa, i Giudici Falcone e Borsellino e molti altri?

La risposta non soltanto è positiva, ma per certi versi strabiliante perché il film “La mafia uccide solo d’estate” di cui Pif è autore e regista è sicuramente qualcosa di nuovo ed originale ed è la mafia siciliana vista dagli occhi di un bambino figlio di un normale impiegato di banca.

Come consuetudine, non sto a raccontare la trama, perché bastano le prime righe iniziali che potete leggere dovunque per capire di cosa tratta il film. Mi soffermo invece su alcuni aspetti che mettono in risalto l’originalità della pellicola, come ad esempio l’inserimento degli attori del film in filmati che sembrano d’epoca dove le immagini sono chiaramente quelle di allora che si uniscono a quelle – originali – del funerale di Carlo Alberto dalla Chiesa e delle varie vittime della mafia.

Arturo da piccolo e da grande

Arturo da piccolo e da grande

L’attrice romana Cristiana Capotondi, che in fatto di bellezza non ha nulla da invidiare alle più gettonate attrici italiane di Hollywood, è perfetta nella parte della siciliana: l’inflessione che abbiamo già notato in altre pellicole è perfetta. Bravi tutti i bambini che recitano nel film,ma il tocco dell’artista, quello della genialità è il continuo richiamo ad Andreotti che è come un’ombra sempre presente: nei manifesti, nelle immagini delle trasmissioni originali di allora, persino nell’imitazione che il bambino Arturo fa del politico tra i più famosi d’Italia.

Tutti particolari che insieme all’idea di far vedere la mafia attraverso gli occhi di un bambino rendono Pif sicuramente più bravo come regista ed autore che non come attore.

Il film è sicuramente da vedere per la sua originalità e per la genialità di alcuni particolari che non possono passare inosservati.

 7 dicembre 2013

Pif e Cristiana Capotondi

Pif e Cristiana Capotondi