Piuttosto che cedere alle ragioni dei genitori, l’Amministrazione Comunale di Tortona getta al vento 130mila euro di contributi statali già assegnati per ristrutturare l’esistente scuola materna Regina Margherita e finanzia il progetto attingendo a denaro pubblico dei cittadini, utilizzando introiti provenienti da tasse – gli oneri di urbanizzazione – e tramite la vendita del patrimonio pubblico – le dismissioni immobiliari.

Questa appare l’evidenza, dopo un confronto su documenti ufficiali, la newsletter n. 19 del Comune di Tortona a data 4 Novembre 2013, e la Gazzetta Ufficiale n.7 del 9-1-2013: “Approvazione del programma di edilizia scolastica in attuazione della risoluzione parlamentare 2 agosto 2012, AC 8-00143 delle Commissioni V e VII della Camera dei Deputati. (13A00091) “, citata all’interno della stessa newsletter.

Apprendo infatti che 120mila euro di denaro delle casse tortonesi saranno destinati per il trasferimento della scuola d’infanzia “Regina Margherita” all’interno del fabbricato scolastico di Corso Romita, con copertura finanziaria reperita in pari quota tra dismissioni immobiliari per € 60mila e oneri di urbanizzazione per altrettanti € 60mila, mentre i restanti 200 mila Euro dei lavori di adeguamento necessari per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico saranno finanziati tramite il Contributo ottenuto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con quelli dell’Istruzione e dell’Economia ai sensi del Decreto in data 03-10-2012 relativo al “Programma stralcio di attuazione della risoluzione AC8-00143 del “Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici”.

Scorrendo la Gazzetta Ufficiale a tale riferimento, AC8-00143, apprendo che, oltre ai 200mila Euro di contributo destinato allo Scolastico, vi siano ulteriori 130mila Euro assegnati alla Materna di Via Bidone, di cui non trovo traccia e menzione del loro previsto utilizzo, nei comunicati stampa del Comune.

Quali siano le motivazioni di codesta scelta, di perdere 130mila euro già assegnati per la Materna, razionalmente, mi risultano oscure.

Infatti, sempre in Gazzetta Ufficiale, rilevo all’ Art. 2, Procedure di attuazione, che:

“Sono inoltre sono considerate ammissibili a finanziamento, per una quota non superiore al 75%, le opere che, rispettando le finalita’ del piano, sono destinate alla costruzione, in altro sito dello stesso comune, di un nuovo edificio scolastico in sostituzione di uno esistente da demolire o da destinare ad uso diverso da quello scolastico esclusivamente nei casi di estrema necessita’ e a fronte di particolari documentate condizioni sfavorevoli connesse alla natura del sito e all’assoluta diseconomicita’ dell’intervento di ristrutturazione, anche in rapporto alla durata e complessita’ dei lavori e alle esigenze di funzionalita’ e di razionale organizzazione del servizio scolastico. In tali casi, la cofinanziabilita’ dell’opera resta subordinata alla contemporanea corrispondenza agli ulteriori seguenti requisiti da accertare in sede di redazione dell’attestazione di coerenza:  rispetto della finalita’ del piano;  parere favorevole da parte del competente Ufficio scolastico regionale alla dismissione dell’edificio scolastico esistente ed alla successiva localizzazione sul sito prescelto”

Molti sono gli interrogativi che rimangono aperti. Chi ne viene chiamato, a rispondere?

Una tortonese indignata



 10 novembre 2013