Altro “colpo di scena” per la vicenda dell’Asmt: ad intervenire, adesso è la lista civica “Nuova Tortona” che ha presentato un esposto alla Polizia Giudiziaria che mette a rischio non solo la vendita di Asmt ma anche quella delle reti del gas, che forse non si potevano vendere in quanto bene indisponibile.

Nuova Tortona contesta anche le procedure che hanno portato alla valutazione e alla vendita delle azioni di Asmt.

Fabio MOrreale

Fabio MOrreale

Nuova Tortona solleva dubbi sulla correttezza degli atti, oltre all’indisponibilità nella vendita di un bene pubblico. «Tutto ciò – di Fabio Morreale – ha portato alla promozione di un azione giudiziaria e legale sulla complessa vicenda, che si è velocemente evoluta e concretizzata dal mese di marzo ad oggi, sempre nella ricerca della legalità e nella tutela del bene cittadino. Tortona in questi ultimi anni è diventata drammaticamente una città fantasma, perdendo la sua premiership come città “capo zona”, soprattutto a causa della vendita delle municipalizzate, la grave perdita del terzo circolo scolastico e i reparti ospedalieri trasferiti a Novi Ligure».

Secondo Nuova Tortona, l’aver dato in mano al Comune di Voghera ed a una ditta privata la città, significa perdere per sempre la propria identità e forza, diventando un Comune privo di rappresentanza.

Nuova Tortona era stata la prima a sollevare le problematiche sulle due vendite promuovendo anche un incontro con sindacati e dipendenti delle aziende incentrato proprio sull’aggiudicazione del bando di gara comunale per la vendita di Asmt e delle reti, soprattutto per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, aspetto importante del quale non si era mai parlato sino ad allora in alcun documento o incontro ufficiale.

Da quell’incontro è emersa la necessità di creare un’azione democratica e responsabile per la città, con la costituzione del “Comitato cittadino Tortona 2013” già dalla fine dello scorso mese di marzo, che conta oltre 100 sottoscrizioni di cittadini tortonesi.

Poi la decisione di presentare l’esposto alla polizia giudiziaria di Alessandria in quanto entrambe le vendite sono considerate un grave danno per la città.

 27 giugno 2013