Durante la seduta del Consiglio comunale di lunedì sera è arrivata l’approvazione definitiva alla variante parziale al Piano Regolatore Generale che interessa due fabbricati dismessi in strada del Turchino, uno nei pressi della cabina dell’Enel e l’altro all’altezza della cascina Catanietta.

La votazione del Consiglio Comunale, riunitosi ieri sera, ha fatto registrare 13 voti favorevoli (i gruppi di maggioranza ed i Consiglieri Accili, Bertoli, Dolcino, Porta), 2 astensioni (Consiglieri Piazzale e Tuo) e 2 contrari (Consiglieri Moro e Sofio). Erano assenti alla seduta i Consiglieri Manfredi, Moncalvo, Ziccardi e Zigrino.

Come prevede l’iter legislativo, nei 45 giorni successivi all’adozione della variante – avvenuta il 21 marzo scorso – sono state presentate alcune osservazioni che non sono state ritenute accoglibili in base alle controdeduzioni formulate dall’Ufficio Urbanistica.

“La variante – ha ribadito l’Assessore all’Urbanistica Paola Cavanna – presenta un evidente interesse pubblico e consiste nel cambio di destinazione d’uso di un capannone (da agricolo ad artigianale) e nel trasferimento di cubature dall’area artigianale Euronovi; inoltre non cambierà la destinazione dell’area circostante, che rimarrà agricola. Questo consentirà di rendere produttivi i capannoni attualmente inutilizzati attraverso l’insediamento di due aziende. A questo proposito, ha suscitato particolare interesse la notizia riguardo il trasferimento dell’azienda dolciaria Bodrato, attualmente situata a Capriata d’Orba, nel fabbricato prospiciente la cascina Catanietta.”

Nel corso del dibattito, sono stati sottolineati vari aspetti del provvedimento ritenuti utili per l’intera città, tra cui i risvolti positivi sull’occupazione, il rafforzamento del polo agro alimentare novese e la riqualificazione urbanistica cittadina.

Questa posizione è stata sostenuta con forza dal Sindaco Lorenzo Robbiano, il quale ha aperto il suo intervento ringraziando i Consiglieri di opposizione per aver consentito di mantenere il numero legale nel corso della seduta.

«Questa variante – ha detto il primo cittadino di Novi Ligure – è il frutto di un lavoro iniziato molti anni fa con l’obiettivo di valorizzare le produzioni che contraddistinguono il nostro territorio. Oggi possiamo dire che il nome Novi rappresenta un valore aggiunto per le aziende che operano nel settore agro alimentare e in città esistono condizioni favorevoli all’insediamento di questo tipo di produzioni, sia dal punto di vista logistico e infrastrutturale, sia per l’efficienza dimostrata dagli uffici comunali. Questo è certamente un aspetto importante a favore della variante, a cui si uniscono i benefici verso l’occupazione e la riqualificazione di due fabbricati ormai fatiscenti che migliorerà ulteriormente l’ingresso in città».

Visto il protrarsi della discussione, è stato deciso di rimandare alla prossima seduta Consiliare i restanti punti all’ordine del giorno, tra cui l’esame della deliberazione della Corte dei Conti.

 4 giugno 2013