Se devo essere sincera, Insurgent, è uno dei migliori libri che ho letto dall’inizio dell’anno!

E’ il secondo volume di una trilogia, e la trama riprende esattamente dal punto in cui si era concluso il libro precedente: Tris, Tobias, Caleb, Marcus e Peter sono in fuga mentre cercano di raggiungere la residenza dei pacifici, l’unico posto sicuro nelle vicinanze.

insurgent-roth-deagostini1-280x412La residenza dei pacifici, è davvero tanto sicura quanto appare? Quale altro rifugio è possibile trovare? Come può della gente che ha fatto della lotta continua il proprio stile di vita, andare d’accordo con coloro che non intendono ricorre alle armi, qualunque sia la situazione? Che conseguenze ha avuto lo sterminio degli abneganti, sulla fazione degli Intrepidi? Che ruolo hanno i divergenti in tutto questo? Fin dal principio del romanzo, il lettore comincia a porsi diverse domande, che, per rispetto, lascerò volutamente insolute nel corso di questa recensione.

La fazione degli Intrepidi è definitivamente divisa, la lotta sembra ormai inevitabile, ma come fare quando si è troppo pochi per opporre resistenza?

Ebbene, bisogna trovare degli alleati. Anche quando questi sembrano essere i più improbabili.

È questo che segna l’entrata in scena degli esclusi.

Le rivelazioni in questo libro sono veramente tantissime. Il romanzo è ricco di colpi di scena, di tradimenti che sembrano impossibili, di tensione e di azione. Non puoi fare a meno di seguire il succedersi degli eventi col fiato sospeso, perché è proprio impossibile riuscire a prevedere che cosa accadrà nel capitolo successivo. In questo senso, l’autrice è stata davvero brava nel creare quel senso di aspettativa nel lettore, che si ritrova a sfogliare pagina dopo pagina, sempre più coinvolto dalla trama.

I personaggi sono caratterizzati sapientemente, e risulta estremamente semplice riuscire ad entrare nella loro mente per capire le ragioni che motivano le loro azioni. È gratificante leggere un libro dove ogni cosa ha un senso, e non è semplicemente lasciata al caso.

Ovviamente, l’attenzione principale è comunque posta su Tris, ed è soprattutto la sua analisi psicologica che viene approfondita. Amo la struttura che la Roth ha conferito a questo personaggio, modellandolo secondo le esigenze della storia. Nel libro precedente, siamo stati abituati a una protagonista intrepida, dotata di un coraggio eccezionale, pronta a buttarsi nelle situazioni d’istinto, senza quasi pensare alle conseguenze, perspicace e pronta a rischiare tutto per salvare sé stessa e le persona che ama. Sembrava proprio che niente riuscisse a fermarla.

Nel corso di questo romanzo, invece, scopriamo quanto sia fragile, quanto i sensi di colpa possano segnare una persona, e quanto profonde siano le cicatrici lasciate dalle azioni che si è ritrovata costretta a compiere.

Spesso e volentieri, il suo lato abnegante appare più forte del suo coraggio istintivo…


 Mi sento meglio a seguire gli insegnamenti degli Abneganti:

dimenticarmi di essere me stessa,

proiettarmi sempre verso l’esterno sperando che,

ovunque andrò dopo,

sarò migliore di quello che sono adesso.

 Una cosa non cambia, comunque: la nostra eroina continua a trovarsi davanti delle decisioni difficili da prendere. Cosa fare, se la verità è semplicemente più importante? Cosa fare, se il tuo istinto ti spinge a tradire la persona che ami?

Chiara Bersanetti

Chiara Bersanetti

Anche Tobias ha un ruolo fondamentale nell’evolversi della trama. La cosa che mi ha stupito è stato vederlo così spesso in contrasto con Tris. Non riesce a capire com’è che quest’ultima abbia perso una parte così importante di sé, e spesso, il tutto viene esasperato, portandoli a diversi scontri. Eppure il loro amore non viene mai messo in dubbio. La fiducia che entrambi dovrebbero avere l’uno per l’altro, sì, ma il sentimento che li lega, mai. Ed è bello vedere come riescano a ritrovarsi quando tutto sembra perduto, quando sembra che per loro non ci sia più alcuna speranza.

‹‹Avevi ragione›› dice piano Tobias, tenendosi in equilibrio sulla punta dei piedi. Sorride.

‹‹Lo so chi sei. Avevo solo bisogno che me lo ricordassi.››

Consiglio assolutamente di leggere questo libro che lascia costantemente col fiato sospeso, all’interno del quale succede sempre qualcosa di inaspettato, e il cui un finale risulta frenetico, appassionante, irresistibile.

Se poi a questo aggiungete anche la particolare abilità della Roth di inserire momenti conditi di ironia in uno scenario fatto di lotte, morti e distruzione… Beh, non potrete proprio fare a meno di leggerlo!

Non vedo davvero l’ora di leggere l’ultimo libro a chiusura di questa trilogia costruita impeccabilmente.

 Chiara Bersanetti – www.sognandoleggendo.net

4 giugno 2013

 

Dati Romanzo:

Veronica Roth –  Insurgent – De Agostini –  € 9,90 – 525 pagine