studenti fermiNella sera in cui l’Italia rendeva omaggio ad una grande donna del teatro italiano, Franca Rame, scomparsa il giorno prima, le allieve e gli allievi dell’Istituto Fermi, sul palcoscenico del teatro Parvum di Alessandria, si cimentavano con uno dei lavori più noti del grande commediografo francese. Impegno non da poco, affrontare un classico del teatro secentesco, e loro lo hanno fatto con maestria e spontaneità, divertendo il folto pubblico di genitori, amici, insegnanti che affollava il teatro.

Alcuni di loro non erano nuovi a questa esperienza in quanto la scuola partecipa da anni alla rassegna teatrale delle scuole superiori di Alessandria e provincia“Il Palcoscenico dei giovani” nata 14 anni fa per onorare una delle arti più antiche del mondo, organizzata dall’Associazione R.I.S.A.Te (Rete Istituti Superiori provincia di Alessandria Teatro) per creare opportunità culturali nonché attività benefiche, come nel caso di questa serata in cui le offerte degli spettatori sono state devolute all’UNICEF.

Edgardo Rossi, ideatore e coordinatore della rassegna, ha introdotto il lavoro degli studenti riflettendo sulle origini antichissime del teatro e sul valore educativo del fare teatro a scuola.

I ragazzi hanno condotto un percorso di studio sul testo e sui personaggi di Molière, entrando gradualmente nel mondo magico del teatro, mezzo di espressione molto gratificante e coinvolgente, soprattutto per loro che sono figli della società dell’immagine, del suono, del movimento e hanno bisogno di essere coinvolti.

La scuola lo fa, ad un primo livello, in classe durante l’ora di letteratura, insegnando loro a leggere e a recitare a memoria magari in un percorso antologico: la classe è il primo palcoscenico; poi viene la lettura drammatizzata che implica l’immedesimazione, la capacità di immaginazione e infine c’è la messa in scena vera e propria, insomma il laboratorio teatrale: il testo è interpretato dal vivo.

E allora ecco irrompere sul palcoscenico i nostri ragazzi: dall’effervescente Francesca Barberis nel ruolo del capocomico, alla spassosa Alice Festuccia che indossava i panni maschili del protagonista, l’avaro Arpagone, alla dolce Elisa di Mariandrea Canta, alla frizzante e pettegola faccendiera Frosina di Isabella Greco, e tutti gli altri, compreso il regista, per l’occasione anche attore nei panni di Freccia, il bizzarro servo affamato di Cleante.

Tutti bravi , capaci di improvvisare divertendo il pubblico, con costumi realizzati in toto dalle studentesse dell’indirizzo Abbigliamento e Moda nei loro laboratori, già a partire dalla classe prima.

Perché questo è il” Laboratorio Arti e mestieri dello spettacolo “del Fermi, un luogo in cui lo spettacolo prende forma in tutte le sue componenti.

 12 giugno 2013