sfratti - IIl Sindacato degli inquilini SICET aderente alla CISL lancia nuovamente l’allarme sugli sfratti per morosità e chiede al Governo, al Parlamento e alle Istituzioni Locali (regioni, provincie e comuni) di istituire politiche abitative indirizzate a creare una rete di protezione sociale certa e definita per le famiglie che vivono in affitto.

“I dati sono lampanti – dichiara Gian Paolo Demartini , segretario generale del SICET CISL di Alessandria-Asti commentando i dati del Ministero dell’Interno sugli sfratti del 2012 – I provvedimenti esecutivi di sfratto emessi in Italia sono cresciuti del 6,18% raggiungendo quota 67790 ma la stima sarà sicuramente più alta quando i dati diventeranno definitivi. Nei Tribunali della provincia alessandrina sono giunte 671 richieste di sfratto (+ 7,53% rispetto al 2011) così suddivise: 649 richieste per morosità, 22 richieste per finita locazione e nessuna richiesta per necessità del locatore; mentre nei Tribunali della provincia astigiana sono giunte 318 richieste di sfratto (+ 6,35% rispetto al 2011) così suddivise: 312 richieste per morosità, 6 richieste per finita locazione e nessuna richiesta per necessità del locatore.

Come se non bastasse, le richieste di esecuzione degli sfratti nella provincia di Alessandria sono state 673 (+ 7,34%), mentre nella provincia di Asti sono state 713 (+ 4,09%). E’ impressionante la lettura della sequenza dei dati forniti dal Ministero che, a una lettura attenta nel corso degli anni, evidenziano la concomitanza dell’aggravarsi della crisi con l’esplosione degli sfratti per morosità – prosegue il sindacalista. Nei prossimi mesi questo fenomeno non rientrerà anzi crescerà il numero delle famiglie che dovranno scegliere se acquistare il cibo per vivere o pagare l’affitto. Come SICET e come CISL crediamo sia giunto il momento di dire che lo Stato Sociale, inteso come sistema complessivo di garanzia dei diritti, vada completamente ripensato tenendo conto di una democrazia partecipativa e dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Ogni cittadino deve poter contare su una rete di protezione sociale certa e definita “i livelli essenziali” e di risorse economiche che gli permetta di poter vivere dignitosamente. La casa non può essere un lusso; migliaia di famiglie ne sono prive e non sussiste alcuna politica abitativa orientata a dare un tetto a chi è senza” – conclude Gian Paolo Demartini, segretario generale del SICET CISL di Alessandria-Asti.

Gli esperti del SICET sono a disposizione per fornire risposte e sciogliere dubbi a tutti coloro che hanno problemi abitativi: gli uffici sono presenti nelle sedi CISL della provincia di Alessandria ed Asti: Alessandria in via Tripoli 14 (tel. 0131-204735), Acqui Terme, Arquata Scrivia, Casale Monferrato, Gavi, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza ed Asti in via XX Settembre 10 (tel. 0141 530266).

 12 giugno 2013