Ancora un mese di tempo per sapere se la città avrà un biodigestore che sorgerà sulla strada provinciale per Castelnuovo e tratterà i rifiuti organici.

Ha chiesto la sospensione dei termini di 30 giorni la società Ladurner di Bolzano, ieri mattina, alla conferenza provinciale dei servizi. La richiesta nasce per definire con l’amministrazione comunale alcuni aspetti urbanistici ed edilizi.

Pare infatti che il biodigestore abbia un’altezza superiore a quella prevista dalle norme di attuazione del piano regolatore per quell’area. Da quanto è emerso, al momento l’unico Comune che si associa a Tortona nell’esprimere parere negativo per i problemi legati ai miasmi è Castelnuovo Scrivia.

Secondo alcuni presenti alla conferenza dei servizi, l’impressione però è che per gli altri enti il problema dei miasmi non sia così rilevante da bloccare la realizzazione dell’impianto. L’Arpa infatti aveva chiesto migliorie e la predisposizione di un’eventuale chiusura per evitare il diffondersi degli odori.

Il sindaco di Tortona, Massimo Berutti, la scorsa settimana aveva spiegato la posizione contraria del Comune: «L’impianto è troppo vicino alla città, in una zona dove già in passato si sono verificati problemi legati ai miasmi. Anche se sappiamo che il nostro è un parere importante ma non vincolante, porteremo avanti la nostra battaglia».

Il biodigestore non è ben visto nemmeno dalla popolazione: in molti temono di ritornare ad avere problemi con i miasmi che alcuni anni fa hanno messo in ginocchio gli abitanti della zona che specie in estate, non potevano neppure aprire le finestre talmente la puzza era forte.

 7 maggio 2013