Le invasioni del nemico sono sempre state invise, in particolare dagli alessandrini i quali hanno costantemente convissuto, condiviso il loro territorio con truppe straniere per secoli.

Dunque, in questo seppur deplorevole contesto, qualcuno dei comportamenti di questi incomodi forestieri come la cultura, le tradizioni, le consuetudini, ecc.. ha saputo cogliere alcuni aspetti addirittura positivi, fors’anche ricavando un po’ di tornaconto, imporre una consuetudine. E perché no? Anche tutt’e due insieme!

Un fornaio di quel tempo, in una di quelle tante scorribande del nemico, pare fosse una giornata di mezza stagione, scaldata da un pallido sole, osservava alcuni soldati dell’esercito austriaco a consumare un frugale pasto.

I suoi occhi, forse più per abitudine professionale, sono caduti sul tozzo di pane dalla singolare forma, accompagnato da un misero companatico.

Osserva oggi, guarda domani, il suo sguardo non si stacca da quella pagnotta, spaccata nel centro per essere meglio spezzata, un’idea buona a cui non ha tardato a copiarla per proporla alla proporla clientela, in particolare adatta a chi va nei campi il mattino per tornare la sera.

È nato lo Zabacchino!

Il nome ha diverse etimologie, seppure tutte valide; nel dubbio è preferibile lasciare al lettore la fantasia di ricercare l’origine più confacente alla propria indole.

Il successo di quell’impasto frollo vuoi per novità, vuoi per la natura un po’ scettica degli alessandrini, ha preso un po’ di tempo per essere apprezzato.

Il nostro panificatore, insisti oggi, insisti domani è riuscito a far posare sulla tavola, o meglio, mettere nella bisaccia dei suoi acquirenti questa forma di pane, piccola, comoda da spezzare, persino morbida da addentare; con la pazienza ha avuto il merito di forgiare i gusti dei nostri antenati.

I compratori, ben si sa, sono sempre esigenti, quando non fantasiosi, hanno preteso un prodotto predisposto con un impasto più consistente, così è nato il cagnolino, el cagnulen, appellato in questo modo per la caratteristica forma a muso di cane.

Si, lo zabacchino ed il cagnolino hanno accompagnato per lungo tempo, se non per secoli, le pietanze dei nostri avi, hanno cresciuto generazioni. E ora? Queste singolari forme sono quasi scomparse, probabilmente sconosciute dagli stessi panettieri di oggi!

Franco Montaldo



 1° maggio 2013