Il bandito vicino al bancomat

Il bandito vicino al bancomat

La Polizia di Stato di Casale Monferrato, ha denunciato un italiano, di 36 anni, disoccupato, con precedenti di polizia, residente nel pavese, per furto aggravato e continuato, indebito utilizzo di carte di credito e danneggiamento, per aver manomesso un sistema ATM (bancomat).

L’attività investigativa della Polizia è stata avviata verso le fine dello scorso mese di gennaio allorquando un uomo, in due circostanze e con identico “modus operandi”, il 26 gennaio, dopo aver eseguito un’operazione, utilizzando la medesima carta di credito, presso due dispositivi bancomat di altrettanti istituti di credito cittadini, ha approfittato dell’apertura dello sportello di erogazione delle banconote, per introdurvi il c.d. “cash trapping”, corrispondente ad un oggetto a forma di “forchetta” utilizzato per bloccare la fuoriuscita di banconote trattenendole all’interno del bancomat. il malfattore, che indossava un abbigliamento “casual” molto particolare, era stato però ripreso in entrambi i casi dai circuiti di video-sorveglianza di cui sono dotate le banche in esame, mentre prelevava il denaro “pinzato” agli ignari clienti che avevano eseguito un’ operazione di prelievo al bancomat, senza però ricevere denaro, per un ammontare di euro 140,complessivi.

Il bandito che ritira le banconote

Il bandito che ritira le banconote

Le indagini permettevano di appurare che la carta di credito utilizzata era intestata ad una donna, la quale a suo dire l’aveva “prestata” al fratello, poiché questi doveva effettuare un prelievo di denaro.

L’uomo che aveva la materiale disponibilità della stessa, è risultato poi essere lo stesso soggetto ripreso dalle telecamere nelle circostanze di cui sopra, risultato poi essere effettivamente il congiunto della legittima titolare della carta di credito e pertanto nei suoi confronti è scattata la denuncia per i reati prima elencati.

E’ la prima volta che gli investigatori si sono trovati di fronte ad un soggetto italiano quale autore di tale tecnica, usata peraltro malamente, di solito appannaggio di soggetti stranieri, che essendo “specialisti” non utilizzano carte di credito a loro riconducibili, bensì appartenenti a circuiti esteri e prepagate.

4 maggio 2013