“Non fatevi solo i fatti vostri, ma fatevi soprattutto i fatti altrui, controllate cosa succede nel quartiere, a casa dei vicini, nella zona, guardate le persone in giro e se vedete dei movimenti sospetti, chiamate il 112 o il 113, numeri gratuiti.”

Questo il nuovo appello del questore di Alessandria, Filippo Dispenza, rivolto a tutti gli abitanti della provincia perché questo è uno dei modi più efficaci in cui si può mettere un freno alla delinquenza.

“Il fenomeno dei furti e delle rapine preoccupa – aggiunge il Questore – siamo in crisi di organico, ma non ci rifugiamo dietro queste scuse, perché il nostro impegno è massimo; però chiediamo la collaborazione dei cittadini che devono essere sempre vigili e sempre più vicini ad essere poliziotti di prossimità e chiamarci quando notano qualcosa di strano. Un esempio? La luce accesa a casa del vicino che invece dovrebbe essere fuori città, oppure persone nuove che si aggirano nel quartiere, anomalie nella zona e quanto altro.”

Filippo Dispenza ha fatto l’esempio dell’antica Grecia, dove per garantire la sicurezza si riteneva importante che tutti si conoscessero.Per questo motivo le città dovevano essere formate da poche migliaia di abitanti perché la conoscenza reciproca era garanzia di sicurezza e anche la minima anomalia si notava subito.

“Questo, oggi, nelle grandi città è molto difficile – ha concluso il Questore – però si può applicare il sistema ai singoli quartieri, ai rioni. Invitiamo tutti a collaborare, a telefonare, a noi, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, alle altre forze dell’ordine perché anche attraverso questo tipo di segnalazione possiamo intervenire tempestivamente, sventare furti e altri reati predatori ed assicurare alla giustizia i malviventi”

 21 aprile 2013