Il Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale di Tortona (Cisa) lancia l’allarme: dal primo maggio, infatti, se non succederà qualcosa, non potrà più erogare contributi alle famiglie bisognose e assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti. La notizia è emersa durante l’ultima riunione dei sindaci alla quale hanno preso parte 26 dei 40 comuni del Tortonese che aderiscono al Consorzio

Pierpaolo Cortesi

“Si tratta di servizi a favore dei quali – dice il presidente del Cisa Pierpaolo Cortesi – sono stati utilizzati dei fondi messi a disposizione della Regione: purtroppo queste risorse al mese di febbraio sono esaurite e il CISA, facendo un grosso sforzo a livello economico, utilizzando risorse locali, proprie, riuscirà a garantire gli interventi fino alla fine di aprile. Auspichiamo che ci siano degli sviluppi positivi nel corso di questi mesi tali da poter mantenere invariato il livello di assistenza che il CISA ha sempre garantito, facendo comunque la scelta di essere sensibile e attento nel privilegiare i più deboli e chi non ha aiuti di nessun genere, tantomeno da parte di familiari.”

La drammatica situazione è nata in seguito al taglio dei fondi ed è emersa durante la predisposizione del Bilancio per l’anno in corso.

“E’ sicuramente una operazione complessa – aggiunge Cortesi – in quanto non ci sono certezze né da parte della Regione, né da parte dell’Asl. Per chiudere il Bilancio di Previsione in pareggio mancano un milione 122 mila euro, somma che la Regione Piemonte ha tagliato nella misura del 43% circa. Questo è sicuramente un dato certo di cui dobbiamo prendere atto e prendere delle decisioni importanti per poter garantire i servizi socio assistenziali e socio-sanitari.”

Altro dato reso noto ai Sindaci del Consorzio è stato quanto ha dichiarato il Direttore dell’Asl Paolo Marforio in una riunione con il Consiglio di Amministrazione del CISA sui pagamenti a 180 giorni. Ciò significa che il CISA potrà ottenere il pagamento degli interventi a valenza sanitaria sia a livello territoriale che a livello di case di riposo entro 180 giorni.

A fronte di questo momento molto critico, il CISA non si è comunque adagiato, anzi si è attivato con la presentazione di progetti che sono stati sostenuti con un contributo economico sia da parte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Tortona che da parte di altro soggetto privato.

Il tutto vincolato a sostenere le famiglie con grosse difficoltà economiche e sociali.

Tutto questo non è comunque sufficiente ed è per questo che nella riunione si è discusso dell’aumento della quota per abitante cioè la somma che ogni Comune versa al Cisa all’anno, al fine di garantire di servizi socio assistenziali che attualmente è di 25,5 euro per abitante. Per la prima volta si è parlato di aumenti in base alle dimensioni dei Comuni consorziati. La proposta prevede un aumento che va da un euro per abitante per i Comuni piccoli a 4 euro per abitante per il Comune di Tortona. Questo dovrebbe garantire circa 800 mila euro in più, anche se sarà difficile per il Cisa avere una disponibilità finanziaria immediata in quanto il Comune di Tortona è “moroso” e deve già adesso al Cisa oltre 900 mila euro di quote arretrate.

Anche se tutti dovessero pagare nei tempi, però per coprire le minori entrate al Cisa serviranno altri 300.000 mila euro che prudenzialmente potranno essere a carico dei Comuni consorziati nel caso in cui il CISA non sia in grado di pareggiare il Bilancio di Previsione 2013 con entrate ad oggi non ancora disponibili. Alla luce di questa situazione quindi non è affatto da escludere un taglio dei servizi.

“Sarà sicuramente nostra cura – ha concluso Cortesi – garantire il massimo impegno per sollecitare gli organi competenti a recepire le nostre istanze e cercheremo di fare del nostro meglio per poter dare continuità il più possibile a tutti quegli interventi sociali di cui sempre più la popolazione tortonese necessita.”

 19 marzo 2013