Siamo rimasti un po’ basiti, lunedì pomeriggio, nel vedere i consiglieri comunali di Tortona che discutevano del Terzo Valico, parlando solo dei problemi legati al traffico e non invece del problema dello smarino, cioè il materiale di risulta proveniente dai futuri scavi, che secondo alcuni sondaggi effettuati a suo tempo a Voltaggio dovrebbe contenere una grande quantità di amianto e potrebbe essere collocato alla cava Montemerla di Tortona, a breve distanza dalle abitazioni in oltre due milioni di metri cubi.

Purtroppo alle riunioni delle Commissioni consiliari i giornalisti (come il pubblico) possono soltanto assistere senza intervenire, per cui abbiamo dovuto attendere la fine dell’incontro per avvicinare il dirigente dell’ufficio urbanistica, Benedetto Mezzapelle, e chiedere lumi su questo potenziale pericolo praticamente ignorato da tutti i componenti della Commissione e solo marginalmente sfiorato da Filella.

“Nelle discariche fra cui quella alla cava Montemerla – ci ha detto Mezzapelle – è previsto venga stoccato solo terreno ed altro materiale non inquinante in quanto si tratta di discariche non adatte ad ospitare rifiuti speciali. Se dovesse emergere, mediante apposite analisi dell’Arpa e del Ministero, una grande presenza di amianto, allora in quel caso bisognerà “rivedere” modi e tempi di stoccaggio perché saremo in presenza di altra tipologia di rifiuto, al momento non prevista.”

Per Mezzapelle non è escluso che alcune delle stesse località individuate per possano ospitare anche materiali provenienti dagli scavi contenenti eventualmente amianto, ma dovranno essere attrezzate e soprattutto si dovrà “rivedere” il Piano Cave.

Una situazione insomma ancora tutta da verificare, ma preoccupa il fatto che il Cociv abbia calcolato in questo Piano solo la presenza di discariche atte ad ospitare rifiuti non pericolosi e quindi con una quantità di amianto al di sotto dei limiti di legge, mentre, sondaggi effettuati a suo tempo, abbiano invece evidenziato il contrario.

 

IL PROBLEMA DEL TRAFFICO

Durante la riunione unificata della Commissione Lavori Pubblici, Urbanistica ed ambiente che si è svolta presso la sala Romita del municipio, i consiglieri comunali delle due commissioni, invece, si sono dimostrati molto preoccupati per i problemi legati alla viabilità derivanti dall’avvio dei lavori per il Terzo Valico che prevedono un transito, sul territorio tortonese, di circa mille camion al giorno.

Il sindaco Berutti ha spiegato che in attesa dell’approvazione del progetto esecutivo sul Terzo Valico da parte del Ministero, sono stati già predisposti il Piano Cave e il Piano del traffico.

Come detto è soprattutto quest’ultimo a preoccupare il Comune di Tortona che teme un ‘impatto devastante sul tessuto viario cittadino, con tutte le conseguenze che questo comporta.

Due i punti critici: il cantiere che sorgerà a Rivalta Scrivia, nei pressi della stazione ferroviaria e l’utilizzo della cava Montemerla a nord della città, mentre le altre tre cave individuate in periferia non destano particolari preoccupazioni in quanto vicini all’autostrada.

Per la Montemerla, al fine di evitare il costante passaggio di mezzi pesanti sul ponte dello Scrivia il Comune chiederà che la cava venga utilizzata solo fra due anni, cioè quando la Tangenziale sarà completata in modo da utilizzare questa via di transito.

Più grave invece la presenza del cantiere a Rivalta Scrivia con la previsione di un continuo transito di mezzi: il Comune chiederà che vengano realizzate nuove ed apposite strade alternative che verrebbero utilizzate solo dai mezzi del cantiere evitando il passaggio nel centro di Rivalta Scrivia, già congestionato dal traffico.

In virtù di questa scelta è emersa la volontà di individuare, già fin d’ora un percorso che una volta conclusi i lavori del Terzo Valico consentirà di utilizzare le strade anche per realizzare una circonvallazione esterne all’abitato di Rivalta, attesa da molti anni.

18 marzo 2013