Le forze dell’ordine cittadine sono in allerta contro il bullismo e si aspettano che da un momento all’altro, dopo i recenti episodi avvenuti negli ultimi giorni, ci sia una quarta “spedizione” punitiva tra minorenni. Per questo motivo stanno controllando a tappeto tutte le zone frequentate dai giovani al fine di evitare si verifichino altre scazzottate e rapine, stroncando sul nascere quella che rischia di diventare una vera e propria escalation.

La situazione, che adesso rischia di degenerare, ha preso il via in seguito all’aggressione, avvenuta nei giorni scorsi, sul piazzale della stazione ad opera di due giovani 15enni, italiani, uno di Sale e l’altro di Castelnuovo Scrivia che hanno aggredito e rapinato del cellulare un coetaneo di 15 anni residente alla frazione San Giuliano di Alessandria.

I due sono stati individuati e denunciati dai carabinieri.

Tre giorni dopo però sono stati i Vigili urbani ad arrestare quattro giovani minorenni che stavano picchiando un altro giovane, sempre di 15 anni sempre di Castelnuovo Scrivia. Tre dei quattro erano stranieri ed uno aveva anche 38 grammi di hashish, ma la perquisizione domiciliare non ha dato ulteriori riscontri.

Le forze dell’ordine pensano che fra il primo ed il secondo episodio ne sia accaduto un terzo del quale nessuno, al momento, è venuto a conoscenza. Una deduzione emersa anche dall’interrogatorio effettuato nei confronti dei 4 minorenni arrestati dagli agenti di Polizia Municipale piazza Soave nella giornata di giovedì.

La situazione, quindi esige la massima attenzione.

Ma perché questi improvvisi fenomeni di bullismo giovanile? Difficile dare una dare risposta, anche se un aspetto che va sottolineato è l’assenza, nei ultimi due anni, dei vigili urbani all’interno delle scuole.

Fino al 2010, infatti, Tortona aveva avviato Progetto Scuola – Sicurezza realizzato dalla Protezione Civile tortonese con lezioni in tutte le scuole di ogni ordine che prevedeva anche convegni, manifestazioni e lezioni plenarie alla presenza di esperti.

In ogni classe inoltre veniva eletto un alunno adibito alla sicurezza. Oltre alle singole lezioni, effettuate classe per classe da un Vigile urbano, era un modo per realizzare veri e propri corsi di educazione civica e far sentire la presenza delle forze dell’ordine all’interno delle scuole e funzionava anche un po’ come deterrente.

“Era anche un modo per coinvolgere i ragazzi – dicono al Comando dei Vigili urbani – e far sentire la presenza delle forze dell’ordine, poi il progetto è stato accantonato.” Perché?

Difficile credere per mancanza di fondi, visto che l’attività veniva svolta durante il normale orario di servizio.

E allora? Cos’è accaduto? Perché il progetto è stato accantonato?

27 gennaio 2013