Ricorre, proprio in questi giorni l’anniversario del decesso di Madre Teresa Michel. La città deve molto a questa figura di donna esemplare, amica dei derelitti, degli umili, per loro c’è sempre stato un posto di rilievo nel suo cuore

L’ultimogenita di Angela Prelli nonché del dottor Francesco Maria Grillo è una bimba nata il 25 settembre, chiamata Teresa Maddalena.

La nascita è stata una grande festa per la famiglia, una nuova creatura affacciata al mondo, con tanti buoni propositi per l’avvenire.

L’infanzia, l’adolescenza, la gioventù hanno accompagnato le fasi della vita sempre nella fede, iniziata sotto gli occhi vigili dei genitori.

Teresa Maddalena è cresciuta con i più alti valori di ideali cristiani da cui ha saputo trarre molto per gli altri, poco per se, ponendo avanti ad ogni atto, sempre e sempre l’amore per il prossimo, in particolare quello sofferente.

Il fulcro della Fondazione è stato questo. Su gli stessi principi ha articolato la sua esistenza, un’esistenza mirata a sviluppare le opere della Misericordia Corporale, studiate al Catechismo, impiegate nella pratica in ogni momento, in prima persona.

L’amore profondo per il prossimo ha portato i suoi frutti oltre oceano, espandendo il nobile impegno con l’esempio, svolto con profonda cristianità, ora colto da altrettante persone sensibili, disposte a trovare lo scopo fondamentale nel suo immortale modo di essere.

Dunque la strada tracciata ha sorpassato i confini dello spazio, ha superato quelli del tempo, un percorso arduo, colto per essere seguito.

La mente, nello scorrere questi poveri pensieri, torna alla pagine manzoniane scritte nel capitolo XXI de: I Promessi Sposi, laddove Lucia afferma con serenità: Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!

Madre Teresa Maddalena Michel “Opere di Misericordia” ne ha portate a termine concretamente per un’esistenza intera, per l’elevazione dei più umili.

Franco Montaldo



 24 gennaio 2013