Il 27 gennaio 1945, “Giorno della Memoria”, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono nel tristemente famoso campo di concentramento di Auschwitz, rivelando al mondo, per la prima volta, l’orrore del genocidio nazista è una ricorrenza sancita dal Parlamento Italiano con la Legge 211 del 2000 ed è lontana dall’essere, dunque, una data come tante, simbolo, purtroppo di uno dei momenti più drammatici dell’intera storia dell’umanità. Per celebrare questa giornata come fa, ormai, da alcuni anni a questa parte, la Provincia di Alessandria propone, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino anche per il 2013 un percorso di conoscenza e di riflessione per gli studenti delle classi IV e V degli Istituti Superiori del territorio.

Lino Rava

Lino Rava

“Sono orgoglioso di essere stato parlamentare nel periodo in cui è stata istituita con legge la Giornata della Memoria’ – , ha dichiarato l’Assessore provinciale Lino Rava – personalmente e a nome della Provincia di Alessandria , in rappresentanza del Presidente Paolo Filippi. ‘La memoria diviene risorsa fondamentale in questo caso, per allontanarsi da cio’ che puo’ essere definito la banalità del male, (attingendo dal titolo del romanzo di Hannah Arendt che narra proprio dello sterminio degli ebrei ad opera delle forse nazifasciste negli anni della Seconda Guerra Mondiale)’. L’auspicio è che Il ricordo e la riflessione ci consentano di attivare degli ‘anticorpi’ per reagire al male ed impedire che fatti simili possano verificarsi ancora nel corso della storia.”

Rita Rossa

Rita Rossa

“Dobbiamo lavorare attorno alla tematica del ‘Giorno della Memoria’- dichiara il Sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa – svincolandola dalla retorica della celebrazione di un solo giorno, ma consegnandola alla consapevolezza ed alla coscienza dei nostri ragazzi, non solo per una corretta conoscenza della storia, ma, soprattutto, perché quel male non si ripeta e si possano creare anticorpi per reagire a qualsiasi forma di violenza, razzismo e sopraffazione dell’uomo sull’uomo La memoria non deve essere solo ricordo, ma deve divenire laboratorio, iniziativa, approfondimento e presa di coscienza. Non ci fermiamo qui, quindi, ma continuiamo a lavorare mettendo in campo idee da sviluppare per il prossimo anno perché questa esperienza sia realmente un momento di crescita educativa e culturale per la nostra comunità”.

UN TEMA AI RAGAZZI DELLE SCUOLE

Il tema proposto quest’anno ragazzi delle scuole è stato “Lo sterminio di massa durante il Nazismo – Soppressione dei parassiti del popolo, delle vite senza valore, dei portatori di handicap, dei mangiatori inutili”. “Non dimenticare significa far luce sulle tante, troppe vittime che furono gli “indesiderabili” dal Terzo Reich. Il “Giorno della Memoria” è un’occasione quanto mai propizia per proporre agli studenti e all’intera cittadinanza iniziative culturali che inducano alla conoscenza e alla riflessione di ciò che è stato, per sviluppare una coscienza civile sempre più responsabile e per sottrarre alla dimenticanza gli orrori della deportazione, delle leggi razziali e dello sterminio”.

 

UN VIAGGIO NEL LAGER

Dopo aver preparato gli studenti con lezioni frontali a cura del dottor Manganelli e del professor Gian Piero Armano e la visione del film “Io accuso” sull’argomento, a conclusione del progetto è prevista, dal 29-31 gennaio 2013, la partecipazione al “Viaggio della Memoria” al Lager di Dachau.

Nell’ambito delle iniziative proposte si inserisce anche lo spettacolo “La cascina di Rachele”, con Gian Domenico Solari e Monica Massone, per la regia di Gian Domenico Solari e consulenza artistica di Andrea Lanza, per gli studenti degli Istituti Superiori di Alessandria, Casale Monferrato e Ovada. Si tratta di un allestimento in prosa ambientato nella campagna alessandrina nella primavera del 1945. L’intento è quello di rievocare luoghi e accadimenti fortemente rappresentativi degli ultimi quaranta giorni della guerra, laddove, nonostante la fame, la paura, le lacrime, il sangue e la morte, resta ancora lo spazio per un sorriso.

24 gennaio 2013