Grazie all’aiuto di società fantasma che producevano per lui fatture false, è riuscito ad evadere l’Iva per oltre 900 mila euro, ma è stato individuato dai militari della Guardia di Finanza di Casale Monferrato e denunciato alla Procura della Repubblica per Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

A finire nei guai un commerciante casalese di prodotti informatici e macchinari per uffici

Durante l’indagine della Fiamme Gialle é emerso in particolare che la ditta controllata si rifornisse da alcune società coinvolte, quali missing trader (società “fantasma”), in un meccanismo evasivo noto come “frode carosello”. Meccanismo questo basato principalmente sull’interposizione tra gli effettivi venditori e i reali acquirenti di società appunto fittizie, dette anche “cartiere”, che scambiano la merce solo cartolarmente, dando vita a un giro vorticoso di fatture “soggettivamente” false. L’omissione di qualsiasi adempimento fiscale e, in particolare, il mancato versamento dell’IVA, consente poi a queste stesse società di immettere sul mercato beni a prezzi inferiori al loro valore, creando un danno all’Erario ed effetti distorsivi della concorrenza.

Nel caso del commerciante di prodotti informatici di Casale Monferrato, le società fornitrici, sono risultate innanzitutto degli “evasori totali” – essendosi cioè sottratte totalmente al pagamento delle imposte – quindi esistenti solo formalmente in quanto prive di sede, attrezzature, macchinari e personale.

All’esito del controllo, è stata quindi rilevata e segnalata all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione, l’IVA, pari a oltre 900.000 euro, che il commerciante casalese ha indebitamente portato in detrazione, utilizzando la fatture false emesse dalle “cartiere”.

Le relative fatture d’acquisto sono state infine sottoposte a sequestro in quanto corpo di reato.

 15 novembre 2012