L’allarme è scattato poco dopo le 10,30 di sabato quando alcuni pescatori nel luogo in cui si trovava il ponte Cittadella, hanno visto il corpo di una donna adagiato sul greto del fiume ed hanno dato l’allarme. Si tratta di S.D, nata nel 1979 ad Alessandria e residente in città che era priva di sensi ed immersa con quasi tutto il corpo in acqua.

I Vigili del fuoco del Comando provinciale sono immediatamente scesi in acqua e con delle corde l’hanno tirata sino a riva consegnando la donna al 118. Il medico e l’infermiere hanno subito capito che era in ipotermia e sarebbero probabilmente bastati pochi minuti perché il suo cuore cessasse di battere.

I sanitari non hanno perso tempo e dopo i primi interventi l’hanno immediatamente trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale civile

Dai successivi accertamenti è emerso che la donna aveva ingerito delle sostanze, forse ammoniaca o di altro genere, ed aveva tentato di togliersi la vita avvelenandosi.

Secondo la prima sommaria ricostruzione dei carabinieri giunti sul posto, è probabile che la 33enne camminasse in riva al fiume ed abbia ha perso i sensi. Le è andata bene, perché invece di morire avvelenata in mezzo all’erba dove il corpo sarebbe rimasto per chissà quanto tempo prima di essere ritrovato, é scivolata sul fiume.

A quanto sembra l’alessandrina è rimasta per oltre un’ora in acqua ed è stata salvata per il rotto della cuffia: la sua temperatura corporea si notevolmente abbassata ma i medici dell’ospedale sono riusciti ad evitare la morte sia per congelamento che avvelenamento. La donna, infatti si trova ricoverata in ospedale, ma al momento non è in pericolo di vita.

 3 novembre 2012