Farmacom, la società dichiarata illegittima dall’Authority che gestisce le due farmacie comunali di Tortona, potrebbe essere “salvata” dall’ingresso, nella società, del Comune di Valenza che potrebbe affidare alla stessa Farmacom la gestione delle sue farmacie comunali: quella in viale Santuario e quella in viale Manzoni.

Riccardo Maggiora

La conferma arriva direttamente dall’assessore alle Società Partecipate Riccardo Maggiora: “è vero – dice l’assessore – ma finora non c’è ancora niente di stabilito, stiamo solo valutando la possibilità di entrare in Farmacom e gestire insieme le quattro farmacie (due di Tortona e due di Valenza – ndr). Come noto infatti, Tortona non poteva istituire questa società partecipata perché ha meno di 30 mila abitanti, e con noi risolverebbe il problema. Ci tengo a precisare, però che non c’è ancora nulla di deciso, anzi, siamo alla prima fase dell’operazione e cioè stiamo valutando questa possibilità. L’’unione non è così immediata perché non è detto che ci convenga farlo. Dobbiamo valutarlo molto attentamente.”

“Ci sono tanti livelli decisionali – ha concluso Maggiora – e l’ultima parola, eventualmente, spetterà al consiglio comunale. Non so dire, al momento, quanto tempo ci vorrà prima di prendere una decisione in merito, perché l’analisi non è stata ancora completata.”

A Valenza sono molto cauti perché, come noto, per quanto riguarda la gestione delle due Farmacie, il Comune valenzano non ha certamente i problemi di quello di Tortona, anzi. A Valenza le due farmacie comunali sono gestite direttamente dal Comune ed inoltre sono in attivo, mentre a Tortona le due farmacie, saranno in leggero attivo solo grazie ad un’ escamotage dell’Amministratore unico Cesare Rossini che con una decisione un po’ a sorpresa ha deciso di “spalmare” in 50 anni, anziché in 10,  i 4 milioni di euro che Farmacom deve al Comune e lo farà pure a partire dal  2014. In realtà si tratta di un’operazione contabile solo sulla carta, che consente una chiusura del bilancio in attivo, sempre e solo sulla carta perché in in realtà Farmacom continuerà a pagare le rate di ammortamento di questi 4 milioni di euro in 15 anni alla Banca regionale Europea che ha erogato il prestito. A livello contabile, però, questi soldi avranno un ammortamento pari a zero nei primi 3 anni e pari a 72 mila euro all’anno dal 2014 a 2060 quindi Farmacom, almeno sulla carta dovrebbe chiudere in attivo i bilanci.

Ma cosa succederà nel 2020, quando la società sarà chiamata a corrispondere un canone annuo al Comune di Tortona di 500 mila euro fino al 2060?

 

UN’OPERAZIONE VANTAGGIOSA SOLO PER TORTONA?

L’idea di affidare a Farmacom la gestione anche delle farmacie valenzane sarebbe indubbiamente vantaggiosa per Tortona, ma perché mai, un Comune come Valenza che gestisce in proprio due farmacie in attivo e non ha alcuna necessità di istituire l’ennesima Società Partecipata, dovrebbe imbarcarsi in un’operazione del genere?

E perché unirsi in una gestione con un Comune neppure confinante, che dista 30 Km e che non ha non ha niente in Comune se non il fatto che sono entrambi guidati da un’amministrazione di Centro Destra?

Questo ed altri dubbi sono alimentati anche dalle dichiarazioni del sindaco di Valenza, Sergio Cassano, da noi interpellato prima di Maggiora. Il primo cittadino, infatti, alla nostra richiesta di chiarimenti in merito, ci ha risposto di essere all’oscuro di tutto, di non sapere assolutamente nulla di una simile operazione.

E’ mai possibile che un sindaco non sia a conoscenza di un’operazione del genere? E’ possibile che un assessore come Riccardo Maggiora, già nel mirino di alcuni consiglieri di maggioranza che lo vorrebbero dimissionario, agisca di testa sua senza informare il suo sindaco?

E’ possibile che il sindaco Cassano, che ha la delega alle farmacie, sia davvero all’oscuro di tutto?

E perché lo stesso Cassano, quando gli abbiamo chiesto di darci una risposta nel pomeriggio o al massimo entro 24 ore ci ha invitato a ricontattarlo la prossima settimana?

 

ULTERIORI DUBBI

Per carità, non ci sarebbe nulla di male se due Comuni di Centro Destra stringessero un patto per salvare Farmacom dalla possibile chiusura. D’altro canto qualche correlazione tra i due comuni c’è: ad esempio la dirigente del settore Finanziario di Valenza, Sara Marchetti, oltre che ad essere sposata con un tortonese è membro del Nucleo di valutazione del comune di Tortona; un funzionario del servizio finanziario di Valenza è figlio di un dirigente in pensione del Comune di Tortona e l’ex assessore alle finanze del Comune di Valenza, Luciano Bajardi è attualmente membro del collegio dei revisori del Comune di Tortona, ma perché non divulgare questa operazione? Perché non dichiarare alla luce del sole che Valenza e Tortona stanno lavorando insieme per salvare Farmacom dal baratro?

Angelo Bottiroli



 30 ottobre 2012