L’intervista che il sindaco Massimo Berutti ha rilasciato al nostro giornale ha avuto un effetto devastante e non poteva essere altrimenti. Il primo cittadino, infatti, ha attaccato duramente la categoria dei commercianti accusandola di inefficienza e di lasciar morire Tortona.

La risposta si è fatta attendere quasi una settimana e ieri sera, in redazione, è giunta una email del vice presidente dell’Unicom, Orlando De Luca con allegato un comunicato stampa in cui l’Unione Commercianti ribalta le accuse e attacca il primo cittadino, polemizzando con lui.

L’unione Commercianti, a nostro avviso, ha perso una grossa occasione per stare zitta e rispondere con i fatti alle accuse di Berutti, ma ci rendiamo conto che è molto più facile rispondere con le parole che con le azioni.

Riportiamo, per dovere di cronaca, le dichiarazioni dell’Unione commercianti, ma non possiamo esimerci dal sottolineare le numerose incongruenze di una categoria che è palesemente spaccata e dove nel corso degli anni, elementi validi, come ad esempio Luigi Bergonzi (che ha un diploma nazionale di vetrinista ed insegna a livello nazionale) sia stato emarginato solo perché fautore delle aperture domenicali, o sottolineare il fatto che, a Tortona, i prezzi di vendita al pubblico per molti articoli, sono decisamente superiori a quelli di altre città della provincia di Alessandria.

Non possiamo sottacere la scelta della stragrande maggioranza dei commercianti, di tenere le serrande abbassate la domenica quando la gente è più propensa a fare shopping (l’affluenza ai supermercati lo dimostra) salvo poi lamentarsi che non vendono e sono in crisi.

Ci perdonino i lettori se commentiamo le dichiarazioni dell’Unione Commercianti, ma a differenza di altri giornali che difendono a spada tratta la categoria del commercio perché porta loro pubblicità (e per i soldi a questo mondo si fa qualsiasi cosa), noi siamo diversi e cerchiamo di essere il più possibile obiettivi.

Dichiarazioni, quelle dell’Unione Commercianti, che sembrano avulse dalla realtà di una città in ginocchio dove il Commercio è in crisi, è vero, ma dove lo stesso Commercio fa poco o nulla per uscire da questa crisi e dove domenica pomeriggio, via Emilia centro dello shopping, sembra il deserto dei Tartari perché i commercianti piuttosto che aprire bottega ma soprattutto abbassare i prezzi, preferiscono lasciare che i clienti vadano altrove.

Allora, francamente, il “pianto” della categoria non ci scalfisce più di tanto perché non possiamo che schierarci dalla parte del sindaco, appoggiando totalmente le sue dichiarazioni.

E se lo facciamo noi che siamo sempre molto critici con l’operato del primo cittadino, è detto tutto.

 

Di seguito quindi, pubblichiamo il comunicato stampa dell’Unione Commercianti, al termine del quale facciamo alcune considerazioni finali su tutta questa vicenda che, a nostro avviso, screditerà ulteriormente Tortona agli occhi dei nostri lettori, ubicati in tutta la provincia e non solo.

 

IL COMUNICATO DEI COMMERCIANTI

Pubblichiamo di seguito ed integralmente, il comunicato dell’Unione Commercianti, n modo che i lettori possano farsi la propria opinione:

“Il Sindaco di Tortona ha rilasciato un’intervista su un quotidiano di informazione on-line nella quale critica in modo forte e aperto l’operato e la presenza della categoria dei commercianti in città.

A tal proposito è doveroso dare, da parte dell’Unione Commercianti, una risposta alle carenze che le vengono imputate. In questi anni il nostro dialogo con l’Amministrazione Comunale è sempre stato da noi incentivato, sia per quanto riguarda le problematiche cittadine, sia per l’organizzazione di eventi e manifestazioni tesi a valorizzare la nostra città. Non è mancata progettualità e volontà da parte nostra: in diversi casi siamo riusciti a realizzare eventi e manifestazioni Festa del cioccolato, Pesce d’Aprile, due edizioni Raduno delle Vespe, tre edizioni dello Sbarazzo, ecc. che hanno animato le vie del centro storico con il contributo dei commercianti e senza alcun tipo di ausili da parte dell’Amministrazione Comunale.

Ci sentiamo quindi di rimandare al mittente le osservazioni a noi fatte: dove era il Sig. Sindaco quando portavamo le nostre proposte che puntualmente venivano rifiutate?

Dimostrazioni della gestione dell’attrattiva in città da parte dell’Amministrazione sono sotto gli occhi, o meglio sconosciute a tutti: esempio principe è lo IAT, il punto di informazione e accoglienza turistica della Città di Tortona, situato in un punto inaccessibile per i turisti e senza i fondi necessari per un suo anche minimo funzionamento. Per non parlare della cultura, che se non fosse stato per l’ottimo lavoro della Fondazione CR Tortona, sarebbe stata ampiamente trascurata dimostrando, come in molti altri ambiti, la latitanza dell’Amministrazione Comunale.

Ma oggi è diventato tutto colpa dei commercianti, questo è fuor di dubbio.

La nostra Organizzazione mancherebbe di capacità di analisi al punto che da anni chiede non solo un aiuto per migliorare la visibilità della nostra città per attrarre turismo sul territorio, ma anche per migliorare la vita dei cittadini. Abbiamo ripetutamente lamentato la carenza di illuminazione pubblica in città: nelle ore serali i lampioni si accendono quando le vie sono buie già da tempo. Il risparmio sul consumo di energia vale forse la minor sicurezza delle persone?

Abbiamo chiesto il dimezzamento del tempo minimo di sosta nelle aree blu in Piazza Duomo, per incidere meno sul cittadino che arrivando in città deve sostare per commissioni o effettuare piccoli acquisti. Non è questo un modo per dimostrare sensibilità verso le esigenze del cittadino?

Abbiamo dialogato per comprendere perché la Tassa Rifiuti che paghiamo è il doppio rispetto a quelle di Alessandria, Novi Ligure (che peraltro è servita dalla stessa Società di Tortona) e Voghera. Non ci sono state fornite risposte soddisfacenti, ma continuiamo a sborsare cifre irragionevoli per un servizio base al cittadino e all’impresa.

Inoltre è stata deliberata l’applicazione dell’aliquota massima per l’IMU, l’imposta sugli immobili, che grava in modo pesante sui cittadini, sull’impresa con conseguente minor capacità di spesa nei nostri punti vendita.

Questi sono alcuni piccoli esempi, ma potremmo portarne svariati altri a testimoniare il nostro impegno e lavoro per la città.

Quello che ci chiediamo a questo punto, Sig. Sindaco, è: non avrà voluto cercare in noi il colpevole esterno cui attribuire responsabilità che sentite vostre, ma che per opportunità politica non volete ammettere?

Ci sentiamo profondamente offesi tanto che siamo disponibili a prendere lezioni da chi ha dimostrato di sapere amministrare cosi bene .”

Il Consiglio Direttivo dell’Unione Commercianti di Tortona



 

CONSIDERAZIONI FINALI

Innanzi tutto ci ha molto sorpreso l’email del vice presidente Orlando de Luca perché per oltre mezz’ora, lunedì sera, in consiglio comunale, lo stesso si é fermato a parlare fitto fitto con il sindaco Berutti e i rapporti sembravano molto cordiali. Lo si capiva dalla mimica e dall’espressione facciale. D’altro canto sappiamo che Orlando de Luca, a differenza di molti altri commercianti, spesso domenica ha il negozio aperto ed é uno dei pochi in via Emilia a tenere alzate le serrande.

Ma sono le stesse dichiarazioni del Direttivo a lasciarci perplessi: come si fa a sostenere di aver organizzato “in questi ultimi anni” eventi e manifestazioni per valorizzare la città citandone soltanto sette su 150 domeniche negli ultimi 3 anni, fra cui tre edizioni del “sbarazzo” che non è altro che mettere la merce fuori dai negozi?

Se i commercianti vogliono veramente valorizzare Tortona e vogliono ed avere idee su come e cosa fare, prendano esempio da Acqui Terme che ha 7 mila abitanti in meno ma è sempre ricca di manifestazioni o dalla vicina Novi Ligure che pur avendo la stessa dimensione di Tortona organizza eventi di ben altra caratura e i commercianti sono molto attivi.

In alternativa qua, a fianco, nella sezione “Tag” c’è  “Tortona – Il Rilancio” ci clicchino sopra, leggano, prendano spunto, imparino a capire cosa vuole la gente e cosa desiderano i tortonesi e soprattutto quante cose si potrebbero organizzare a Tortona con pochi soldi.

Ovviamente ci vuole buona volontà ed impegno, ma questo è un optional.

Angelo Bottiroli

 5 ottobre 2012