“Il Governo ha dimostrato di avere attenzione riguardo alle criticità collegate alla realizzazione del Terzo Valico e all’esigenza di mantenere un dialogo aperto con i Comuni ed i territori interessati dal tracciato. Adesso è urgente arrivare alla costituzione dell’Osservatorio Ambientale, che potrà diventare un tavolo di confronto permanente per il monitoraggio dei cantieri”. Questo il commento dell’onorevole Mario Lovelli alla risposta fornita dall’esecutivo all’interpellanza parlamentare riguardante gli “orientamenti del Governo in merito all’inserimento della linea ferroviaria Terzo Valico dei Giovi all’interno della rete transeuropea dei trasporti”.

Molte le questioni collegate alla realizzazione della linea ad Alta Velocità, sulle quali il deputato piemontese del Partito Democratico aveva chiesto delucidazioni.

“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, seppur con qualche mese di ritardo rispetto alla data di presentazione dell’atto – aggiunge Lovelli – ha fornito rassicurazioni importanti circa gli impatti ambientali che i lavori avranno sul territorio. Particolare attenzione è stata rivolta dall’esecutivo alle preoccupazioni manifestate dagli Enti Locali per il ritrovamento di amianto nelle rocce appenniniche interessate dagli scavi ed alla probabile interferenza delle trivellazioni con le falde acquifere.”

“Per l’eventuale pericolo di ritrovamento di amianto, è prevista una campagna di intensificazione dei controlli da effettuarsi presso opportune stazioni-testimone, da localizzarsi in numero adeguato nelle aree potenzialmente soggette all’eventuale esposizione – ha evidenziato il sottosegretario del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, Guido Improta – Nella relazione del CNR, Istituto di geologia ambientale e geoingegneria di Torino, in merito alla consulenza tecnico-scientifica sugli elementi lapidei provenienti dai sondaggi geognostici relativi al terzo valico dei Giovi, è indicato che dalle risultanze delle analisi eseguite, in genere, la quantità di minerali di amianto è risultata modesta. Le procedure specifiche per determinarne la pericolosità nei riguardi del rilascio di fibre hanno inoltre evidenziato la loro non pericolosità. Ulteriori verifiche, saranno previste sulla qualità dell’aria, da attivarsi qualora i controlli effettuati evidenziassero un innalzamento del rischio relativo alla concentrazione di fibre asbestiformi areodisperse. Il progetto di monitoraggio interesserà anche le aree limitrofe a quelle dei cantieri interessate dalla presenza di ricettori sensibili”.

In riferimento alle preoccupazioni per la possibile interferenza con le falde acquifere delle trivellazioni per la realizzazione dello scavo in sotterraneo, il sottosegretario Improta ha infine rassicurato: “Per le aree in cui è stata stimata una probabilità medio-alta di interferenza con le falde, sono state sviluppati progetti per la realizzazione di acquedotti alternativi che consentiranno di garantire l’erogazione di acqua potabile, compensando l’eventuale depauperamento di sorgenti. Durante il corso dei lavori, nell’ambito del monitoraggio ambientale, saranno infine controllate tutte le emergenze idriche, sia per le sorgenti che per i pozzi”.

“Ho trasmesso le risposte fornite dal Governo a tutti gli Enti locali interessati per una loro valutazione– ha conclus Lovelli – adesso però bisogna che alle parole seguano atti concreti, a cominciare dalla convocazione dell’Osservatorio Ambientale che deve essere la sede per affrontare tutti i problemi tecnici conseguenti e trovare le soluzioni effettivamente idonee sul piano ambientale”.

 7 ottobre 2012