I tre protagoniosti

“Le belve” è l’ultimo film di Oliver Stone, uno dei registi più importanti di Hollywood, autore di film come Platoon, Wall Street, Nato il 4 luglio, Alexander, Wordl Trade Center e molti altri.

Si tratta di film importanti, per l’attesa di vedere una nuova opera di questo regista è sempre molto alta.

Il cast di attori di questo “Le Belve” è di prim’ordine: oltre a John Travolta, l’attrice principale è Blake Lively che abbiamo apprezzato in “Lanterna verde” e prima ancora in Gossip Girl” mentre i due attori principali sono Taylor Kitsch (John carte e Battleship) e Aaron Johnson (Kick – Ass) non sonno certamente alla prime armi avendo già interpretato film di successo.

Il tema trattato da Stone è uno dei più sfuttati: lo spaccio di droga negli Stati Uniti proveniente dall’estero (in questo caso il Messico) e anche la trama è di quelle abbastanza sfruttate con implicazioni sentimentali. Stone tratta l’argomento in maniera abbastanza macabra, aggiungendo una forte dose di violenza e per questo il film è vietato a minori di 14 anni.

Blake Lively

La trama è sicuramente valida, con diverse implicazioni e anche la personalità dei protagonisti non viene trattata in maniera superficiale.

Alla fine esce un buon film, sicuramente godibile, a trattai persino intrigante. Un film che si può vedere senza correre il rischio di buttare via i propri soldi, tuttavia, da Stone, ci aspettavano qualcosa in più.

Il regista americano ci aveva trattato ad analizzare in profondità alcuni personaggio dei suoi film: qui l’analisi resta in superficie.

Non sappiamo perché un regista come lui abbia voluto trattare un tema così sfruttato come quello dei narcotrafficanti, ma è indubbio che a differenza degli altri film citati qui non siamo in presenza di un capolavoro ma di un semplice film di azione: discreto, godibili, a tratta appassionante, ma il film non esce dal cliché simile a molti altri dello teso genere.

La mano di Stone, insomma, si vede a tratti, e questo classifica “le belve” come un buon film sicuramente, ma non certo un capolavoro.

 27 ottobre 2012