Stipendi dei dipendenti comunali a rischio, dopo quelli della Partecipate e poco lavoro per tutti, ma la città non si arrende e vuole continuare a lottare contro questo dissesto che sta mettendo in ginocchio Alessandria.

Proprio per questo, giovedì sera, gli alessandrini hanno dato un segnale forte partecipando in oltre tremila alla fiaccolata indetta dalle organizzazioni sindacali per dire “no” alla cancellazione della città.

E il sindaco, Rita Rossa ha avuto parole molti forti: ha chiesto pubblicamente a Stato e Regione di avere al più presto i soldi che questi due enti devono dare alla città: “Vogliamo i soldi che ci spettano – ha detto Rita Rossa – i soldi degli alessandrini. Chiediamo dignità. Questa città deve avere un futuro. Il dissesto era un atto obbligatorio ed ha dei nomi e dei cognomi ma nessuno deve pagare per gli errori che altri hanno causato. Il Governo ci deve aiutare così come ha aiutato altri enti.”

Che la situazione sia drammatica emerge anche dal fatto che il Comune non ha soldi per pagare i suoi dipendenti (circa 700) ed è la prima volta che questo accade. Se non arriverà denaro, i lavoratori rimarranno senza il becco di un quattrino.

E’ l’ultima “linea Maginot” dopo quella dei lavoratori delle aziende partecipate.

Se entro una settimana non succederà qualcosa più di duemila lavoratori rischiano di trovare la busta paga vuota.

 18 ottobre 2012