L’ospedale di Acqui Terme

Il dolore e la limitazione funzionale sono le più importanti manifestazioni delle malattie che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico. Sono oltre 10 milioni gli italiani che soffrono di disturbi come Artrosi, Osteoporosi, Artrite. Ed è per sensibilizzare i cittadini su queste e altre affezioni osteoarticolari che debutta dall’8 al 12 ottobre la campagna ‘Alleati contro le Malattie In Campo Osteoarticolare’ (AMICO) voluta da società scientifiche e associazioni di pazienti. All’iniziativa, che coinvolgerà oltre 100 strutture specialistiche in tutta la Penisola, partecipa anche il dottor Maurizio Mondavio, responsabile di Reumatologia ad Acqui Terme. Lo specialista dell’ASL alessandrina ed i colleghi aderenti alla Settimana Nazionale dei disturbi osteoarticolari visiteranno gratuitamente chi soffre di problemi a ossa e articolazioni, fornendo una prima valutazione della patologia ed un’indicazione tempestiva del trattamento più opportuno. Per ricevere informazioni su come prenotare la visita si può chiamare da lunedì 1° ottobre il Numero Verde 800-122793, attivo nei giorni feriali dalle 9 alle 18.

La Settimana del disturbi osteoarticolari è promossa da Siommms (Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro), Siot (Società italiana di ortopedia e traumatologia) e Sir (Società italiana di reumatologia), con la collaborazione di Anmar (Associazione nazionale malati reumatici) e Fedios (Federazione italiana osteoporosi e malattie dello scheletro), e il supporto di Msd Italia.

Artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite psoriasica e spondiloartriti in generale, sono queste le malattie osteoarticolari più diffuse. Per combatterle oggi sono disponibili farmaci di nuova generazione in grado di ridurre significativamente i sintomi e di migliorare la qualità di vita dei pazienti ma il primo passo resta una diagnosi corretta e quanto più possibile precoce. Tre indagini, condotte intervistando specialisti, medici di famiglia e pazienti, dimostrano però che su questo fronte resta ancora molto da fare, i risultati evidenziano infatti gravi ritardi nella diagnosi e pericoli nell’autoprescrizione, che possono essere limitati grazie a una corretta informazione su come affrontare e combattere queste patologie.

 7 ottobre 2012