E’ stato aperto nel 2008 dopo una spesa di oltre 300 mila euro e adesso rischia di chiudere. Stiamo parlando del Centro Giovani in via Cereti, una trasversale di via Emilia nord, che ha riaperto i battenti sabato scorso, dopo la breve pausa estiva, ma senza uno straccio di programma e senza alcun progetto, perché le risorse destinate alla struttura sono praticamente nulle.

Il Comune, a quanto pare, non ha destinato ulteriori fondi alla realizzazione di altri progetti oltre a quelli che sono già stati realizzati e senza questi il Centro rischia di essere solo un contenitore vuoto perché la presenza di alcuni computer che offrono la possibilità di navigare gratis su internet e una grande sala con due bigliardini, divano e tv, da soli non bastano per attirare giovani

I tortonesi di età fra i 15 ed i 25 anni che dovrebbero frequentare il Centro Giovani, infatti, non sono alla ricerca di un oratorio per i grandi, ma voglio partecipare ad attività, corsi, manifestazioni. Vogliono qualcosa che li renda partecipi che li faccia sentire al centro di un progetto.

Al limite anche corsi extrascolastici per aiutarli nelle materie più difficili, corsi teatrali, attività ludica o anche iniziative legate alla didattica o in grado di sviluppare le loro attitudini.

Progetti che in pratica sono già pronti, perché gli operatori del Comune che gestiscono la struttura possiedono molteplici idee e potrebbero già avviare diverse iniziative anche con poca spesa. Mancano però i soldi.

E così si è deciso di riaprire il Centro dopo alcune settimane di meritate vacanze per gli operatori comunali che lo hanno gestito finora. Le porte sono state riaperte sabato, ma senza nessuna attività.

Il risultato è disastroso: a metà pomeriggio ieri erano presenti soltanto 6 persone, a fronte di una capienza di oltre 150.

Quando nel 2008 il Centro Giovani è stato aperto, vennero formulati diversi progetti e si parlava addirittura di aprire anche un Informagiovani poi la progressiva carenza di risorse ha diradato sempre di più l’attività, ma ancora oggi, quando gli operatori comunali organizzano scambi internazionali, riunioni, o anche semplicemente tornei di calcetto, la partecipazione è sempre molto alta.

 

IL COMUNE VUOLE DISFARSENE?

Il Centro Giovani, però, adesso rischia la chiusura e non soltanto perché non vengono destinate risorse, ma perché la sala spettacoli, con una capienza di oltre 150 posti situata a fianco del Centro Giovani e di pertinenza della struttura, potrebbe essere venduta o affittata alla vicina scuola di formazione professionale, lo IAL, gestito da un’associazione ecclesiastica che necessita di spazi per ampliare i propri laboratori.

Senza salone per gli spettacoli, a quel punto, non avrebbe più senso avere le sale di registrazione che si trovano all’interno del centro Giovani. Se la sala verrà ceduta, inoltre, i giovani verrebbero privati anche di uno spazio dove poter organizzare feste, concerti e spettacoli, che rappresenta una delle attrattive del centro giovanile che verrebbe così definitivamente azzoppato.

Come se non bastasse, però, si parla addirittura di una possibile vendita (o affitto) di tutto l’immobile ai privati, proprio alla vicina scuola di formazione professionale.

Il Centro, quindi, verrebbe svuotato non solo dei contenuti, ma anche della sede e rimarrebbe un’inutile entità presente solo sulla carta.

Una delle idee del Comune ribadita, anche nel programma pluriennale approvato insieme al Bilancio è quella di affidare la gestione del Centro Giovani ad un privato,ma in condizioni come queste chi si prenderebbe in carico la struttura?

 

PER FARLO FUNZIONARE AL MEGLIO SOLO 15 MILA EURO ALL’ANNO

Esperti di settore e le persone che lo gestiscono, sono concordi nel ritenere che sarebbero sufficienti 15 mila euro all’anno per garantire al Centro Giovanile un’ottima gestione. Con questa somma si potrebbero organizzare tantissime iniziative ed offrire un servizio di eccellenza per tutti i giovani della città.

Una somma ridicola, rispetto ad un bilancio comunale di oltre 80 milioni di euro, ma la Giunta – Berutti, a quanto pare, non si sogna neppure di stanziare una cifra simile per organizzare corsi e manifestazioni giovanili.

Forse si potrebbe trovare un mecenate: intitolare il Centro ad un personaggio cittadino (magari a Marcellino Gavio) in cambio di questi 15 mila euro per alcuni anni, ma idee del genere non sembrano minimamente sfiorare gli amministratori comunali tortonesi che, a quanto pare, non hanno alcuna intenzione di andare ad elemosinare denaro da possibili sponsor o mecenati.

Così il Centro Giovani si avvia verso il suo lento declino perché dal Comune non vogliono investire 15 mila euro, cioè lo 0, 0001% del Bilancio comunale.

Si avete letto bene, non è un errore.

Tuttavia era già previsto che la struttura avesse vita breve: gli amministratori comunali, infatti, subito dopo l’inaugurazione avvenuta nel 2008, hanno voluto chiamare la struttura “Centro Giovani off” cioè chiuso. Un nome un programma!

6 settembre 2012